Una Serie A di tecnici senza futuro: destini segnati e allenatori in bilico

Chi ci sarà alla guida dei migliori club italiani nella prossima stagione?
Stefano Pioli (L), head coach of AC Milan, speaks with...
Stefano Pioli (L), head coach of AC Milan, speaks with... / Nicolò Campo/GettyImages
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Cosa resterà della Serie A 2023-24 nella prossima stagione? Quanti allenatori rimarranno in carica nel club che guidano attualmente?

Un paio di domande complicate a cui rispondere che, se seguiamo le sensazioni, ci portano a evidenziare la singolarità degli eventi che potrebbero verificarsi nel prossimo anno sportivo. Quante squadre sceglieranno di terminare un ciclo e iniziarne uno nuovo? Quanti allenatori sono stati messi in discussione almeno una volta nel proprio corso?

La risposta alla seconda domanda è praticamente tutti. Seguiamo l'ordine della classifica per citare i primi 10.

Simone Inzaghi è il miglior allenatore della corrente stagione. Su questo penso ci siano pochi dubbi. Sta dominando la Serie A, è implacabile negli scontri diretti e a breve arriverà anche l'Europa per ricordarci qual è la dimensione dell'Inter nella competizione più importante di tutte, che la vide arrivare fino alla finale lo scorso anno. È a Milano dal 2021 e dopo aver fallito nei due precedenti Scudetti, ora quello corrente è davvero nelle sue mani. Nonostante le svariate coppe vinte (Italia e Supercoppa) e la clamorosa finale contro il Manchester City, il suo futuro è sempre stato legato alla frase dell'opinione pubblica "se non vince lo Scudetto anche quest'anno deve andar via". La sensazione in questo caso è però quella opposta.

Massimiliano Allegri, Simone Inzaghi
Juventus FC v FC Internazionale - Coppa Italia Semi Final / Jonathan Moscrop/GettyImages

Insegue la Juventus con un Massimiliano Allegri completamente rigenerato dopo un biennio di transizione. Si diceva sottovoce che il club bianconero avrebbe lottato per lo Scudetto e, nonostante il ritmo infernale imposto dal collega, il tecnico livornese ha trascinato la sua squadra vicino alla vetta. In questo caso la decisione potrebbe dipendere proprio da lui. Il prossimo anno sarà in scadenza e Tuttosport spiega che o ci sarà il rinnovo o sarà addio alla Juventus.

Più distante, ma comunque sul podio il Milan di Stefano Pioli, che di critiche e momenti negativi ne ha attraversati parecchi dopo la vittoria dello Scudetto nel 2022. Banchetti molto forniti con ipotesi sul suo successore e una risposta sempre significativa sul campo: dopo i momenti più complicati il Milan si è sempre ripreso. Tuttavia Pioli è alla guida del club dal 2019 e i consensi nella direzione della chiusura di un ciclo storico sono sensibilmente aumentati.

Stefano Pioli, Gian Piero Gasperini
Atalanta BC v AC Milan - Serie A TIM / Emilio Andreoli/GettyImages

Il ciclo più lungo, l'allenatore più longevo dell'attuale Serie A. Gian Piero Gasperini ha da poco compiuto 66 anni ed è a Bergamo da quando ne ha 58. È l'uomo che ha cambiato completamente il volto del club nerazzurro, portandolo costantemente in Europa. Il suo contratto è in scadenza a giugno e l'avventura potrebbe veramente chiudersi, mettendo la parola fine sull'epoca più gloriosa della storia atalantina.

Appena un punto fuori dalla zona Champions c'è il nuovo arrivato. Daniele De Rossi si è presentato nel migliore dei modi ai suoi vecchi tifosi e ha regalato un po' di pace e serenità dopo un periodo molto movimentato. 3 vittorie su 3 per rimettere nelle proprie mani le chances di arrivare tra le prime quattro del campionato. A giugno, quando scadrà il suo contratto di sei mesi, mancano ancora tante partite in cui, a giocarsi tutto non sarà solo la Roma ma anche l'ex numero 16, per diventare il principale candidato di una panchina che sembra destinata a un altro cambio di guida tecnica.

In sesta posizione, a sorpresa, c'è il Bologna. E qui il gioco è facile. Facile e bello come il calcio di Thiago Motta, per cui si parla addirittura di Barcellona. Sarebbe romantica la scelta di restare in Emilia, dove ha regalato un sogno, ma le qualità dimostrate sono troppo evidenti per ignorarle. Si è meritato una piazza che lotti per il trofeo principale.

Al settimo posto c'è un Napoli che sta facendo troppa fatica. Prima con Rudi Garcia e ora con Walter Mazzarri. L'ipotesi traghettatore di De Laurentiis non ha pagato e ora c'è il forte rischio che gli azzurri rimangano fuori dalle prime quattro del campionato, l'anno dopo aver vinto un clamoroso Scudetto. Qui il cambio in panchina appare ababstanza sicuro, anche preventivando una rimonta in Serie A.

Segue Vincenzo Italiano e una Fiorentina che a tratti esalta e a tratti ha vistose difficoltà. Il tecnico ex Spezia ha portato idee chiare a Firenze, ha sfiorato un paio di titoli (Conference League e Coppa Italia) e creato un ciclo molto positivo. Dopo tre stagioni però il suo momento potrebbe essere giunto al termine. Il contratto è in scadenza a giugno e qualche big potrebbe essere interessata a investire su di lui.

Vincenzo Italiano, Maurizio Sarri
SS Lazio v ACF Fiorentina - Serie A / Silvia Lore/GettyImages

La Lazio di Maurizio Sarri non brilla come nella passata stagione, in cui nonostante un percorso negativo nelle coppe, aveva sfruttato i passi falsi delle altre per prendersi il secondo posto in Serie A. Ha passato il girone di Champions, ma in campionato è lontana qualche punto dalle prime quattro piazze. Il momento di forma non è dei migliori e Sarri e Lotito, nonostante un contratto del tecnico fino al 2025, potrebbero separarsi con un anno d'anticipo.

Segue un Torino che è attaccato al treno Europa, ma non riesce a trovare quella scia positiva che gli permetterebbe di sognare. Alla fine del campionato mancano ancora 15 turni e le occasioni per cambiare la storia non mancano. In questo caso è stato proprio Ivan Juric a parlare del futuro: "Se vado in Europa resto, altrimenti vado via".

Quanti verrano confermati sulle stesse panchine nella prossima stagione?