Un super Zaniolo stritola il Bodo: la Roma vola in semifinale di Conference League

Roma - Bodo/Glimt
Roma - Bodo/Glimt / Anadolu Agency/GettyImages
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Apoteosi Roma! I giallorossi spazzano via il Bodo/Glimt e approdano alle semifinali di Conference League. In un Olimpico vestito a festa gli uomini di José Mourinho ribaltano il 2-1 dell'andata e rompono il tabù che non li vedeva mai vincenti contro i norvegesi.

In un'orchestra che ha suonato alla perfezione, i riflettori si concentrano principalmente su Nicolò Zaniolo. Dopo il vantaggio siglato dal solito Tammy Abraham dopo appena 5 minuti, il 22 giallorosso è salito in cattedra e ha messo a segno una tripletta.

Con l'eliminazione dell'Atalanta dall'Europa League, la Roma resta l'unica italiana in una competizione europea. In semifinale i giallorossi se la vedranno con il Leicester.

La chiave tattica di Roma - Bodo/Glimt

Nella partita più importante della stagione, Mourinho si affida agli uomini sui quali può sempre contare. Davanti a Rui Patricio agisce un terzetto composto da Mancini, Smalling e Ibanez; in mediana agiscono Cristante e Mkhitaryan, mentre agli esterni Karsorp e Zalewski è affidato il compito di lanciare Pellegrini trequartista e il tandem d'attacco Abraham-Zaniolo.

I giallorossi scendono in campo con l'obiettivo di pareggiare i conti il prima possibile e per questo attaccano con forza e convinzione. Il gol arriva dopo appena 5' grazie ad Abraham che ha risolto una mischia da corner. La rete dell'inglese fa scivolare il Bodo in una condizione di shock, mentre lo stadio Olimpico si esalta ancora di più.

Di lì in poi il pallino del gioco rimane tra le mani nei capitolini che sembrano poter andare in porta a ogni occasione. Dal canto loro, i norvegesi appaiono confusi e disorientati, perdono quella compattezza che aveva impressionato nei tre precedenti. Al 23' Zaniolo segna portando la Roma in vantaggio, poi dopo sei minuti si ripete consolidando il risultato complessivo.

Nella ripresa il canovaccio è più o meno lo stesso, ma dopo il terzo gol del classe '99 i giallorossi decidono di far girare il pallone con calma e di giocare con il cronometro. Il Bodo/Glimt si affida a soluzioni estemporanee e pretenziose. All'Olimpico finisce 4-0.

L'episodio della partita

AS Roma v Bodo/Glimt - Europe Conference League
Tammy Abraham / Anadolu Agency/GettyImages

Il tabellino di Roma - Bodo/Glimt

ROMA (3-4-2-1): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibanez; Karsdorp, Cristante, Lo. Pellegrini (76' Oliveira), Zalewski (85' Maitland-Niles); Mkhitaryan (85' Veretout), Zaniolo (60' Afena Gyan); Abraham (85' Carles Perez). Allenatore: Mourinho.

BODØ/GLIMT (4-3-3): Haikin; Sampsted, Moe (61' Larsen), Holbraten, Wembangomo (88' Svile); Vetlesen, Hagen, Saltnes; Koomsom (72' Mvuka), Espejord (61' Boniface), Solbakken (88' Norvas). Allenatore: Knutsen (in panchina Kalvenes).

ARBITRO: Sanchez (Spa).

RETI: Abraham (5'), Zaniolo (23', 29', 49').

AMMONIZIONI: Mancini (54').

Le pagelle dei giallorossi

ROMA: Rui Patricio 6; Mancini 6.5, Smalling 7, Ibanez 7; Karsdorp 7.5 , Cristante 7.5, Lo. Pellegrini 8.5 (Oliveira sv), Zalewski 7.5 (Maitland-Niles sv); Mkhitaryan 7 (Veretout sv), Zaniolo 9 (Afena 6); Abraham 8 (Carles Perez sv).

Zaniolo 9 - Si ricorderà a lungo questa sera come una delle più belle della sua carriera. Segna tre gol uno più bello dell'altro. Il terzo è davvero un capolavoro, perfetta sintesi tra tecnica e prepotenza fisica;

Pellegrini 8.5 - Il capitano giallorosso ha disegnato calcio. Spesso si abusa di questa locuzione, ma questa volta non ha mai giocato un pallone in maniera banale, ha sfoderato passaggi e strappi da vero leader tecnico ed emotivo;

Zalewski 7.5 - È la grande sorpresa del 2022 della Roma. Grazie alla sua freschezza garantisce appoggio in fase offensiva e sacrificio in ripiegamento. Ha solo 20 anni, ma l'assist per il secondo gol di Zaniolo è degno di un veterano;

Abraham 8 - Il suo gol mette subito le cose in chiaro: la Roma vuole la semifinale di Conference League. Con la sua zampata incendia la curva Sud che non fa altro che cantare a squarciagola. A prescindere dalla grande prestazione, quello che si apprezza di più è la sua capacità di farsi trascinatore di tutta la tifoseria.


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