Umtiti al Lecce è l'operazione no-sense di cui avevamo bisogno

Non si può tirare in ballo il classico sogno di una notte di mezza estate. Non tanto perché, essendo 20 agosto, l'estate è ormai prossima alla conclusione, quanto perché non si tratta affatto di un sogno. Samuel Umtiti è a un passo dal diventare un nuovo giocatore del Lecce.

Sì lo so, sembra la solita bomba di mercato che alzerà un gran polverone senza portare poi da nessuna parte. Oppure una di quelle operazioni che vediamo alla 5/6ª stagione sulla modalità carriera di FIFA. Eppure è tutto vero: come riporta Sky Sport, il Barcellona avrebbe già aperto al prestito e il giocatore non disdegnerebbe la destinazione. L'affare può andare in porto.

Ma come può un difensore campione del mondo finire - con tutto il rispetto per i salentini - in un club neopromosso della Serie A? La verità è che da quel magico Mondiale in Russia in cui insieme a Varane aveva costituito la coppia di centrali della Francia, la carriera di Umtiti è andata in discesa libera, in picchiata.

In una società prestigiosa come quella blaugrana la concorrenza è altissima e capita spesso che giocatori prima inamovibili si ritrovino in panchina al minimo errore. Ma con il classe '93 è successo qualcosa di diverso: le indecisioni ci sono state - e anche in più di un'occasione - ma Umtiti non è solo un esubero per il Barcellona, è una zavorra di cui vuole disfarsi quanto prima.

Un difensore campione del Mondo che attraversa un periodo complicato attira molte pretendenti, ma la peculiarità è che lui ha sempre rifiutato ogni squadra che per gli aveva proposto un posto da titolare, con l'occasione di riscattarsi. Evidentemente, almeno fino ad oggi, a Umtiti di riscattare la sua carriera non è mai importato un granché, così si è ancorato al suo ricco ingaggio con la stessa tenacia di un dipendente statale che non vuole rinunciare al posto fisso.

Eppure il Barça se lo sarebbe potuto togliere dai piedi già quest'estate visto che il suo contratto scadeva lo scorso giugno. Tuttavia, ironia della sorte, Laporta è stato costretto a offrirgli il rinnovo per poter tesserare i giocatori acquistati durante il mercato invernale. Morale della favola? Adesso i catalani dovranno pagare 3 milioni a stagione un giocatore che negli ultimi tre anni ha disputato solo 27 partite e che, conoscendo il personaggio, difficilmente saluterà prima del 2026 (anno della scadenza del suo nuovo contratto).

Ci eravamo ormai abituati alla narrazione di un Umtiti approfittatore della crisi del Barcellona. E invece è arrivata come un fulmine a ciel sereno la notizia di un suo approdo al Lecce. Sarà la voglia di rimettersi in gioco, il desiderio di passare dalle sconfinate spiagge della Barceloneta a quelle incontaminate del Salento, oppure un gesto di umiltà compiuto pur di giocare nel 4-3-3 di Marco Baroni? Chi lo sa. Quel che conta è che adesso i giallorossi possono contare su un difensore che da solo ha vinto più di tutte le società del sud Italia, ma che potrebbe essere considerato a tutti gli effetti una vecchia gloria del calcio.

Probabilmente questo matrimonio è destinato a naufragare. Magari non verrà nemmeno celebrato. Ma avevamo davvero bisogno di un'operazione così surreale. Comunque vada, grazie Pantaleo Corvino.

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