La proposta dell'AIA: un canale tv per spiegare le decisioni degli arbitri

Daniele Orsato
Daniele Orsato / Alessandro Sabattini/GettyImages
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"Gli arbitri vengano qui, davanti alle telecamere, e spiegassero agli spettatori i motivi delle loro scelte. Devono metterci la faccia!"

Quante volte, al termine di una partita combattuta, decisa da una decisione discutibile dell'arbitro, abbiamo sentito pronunciare queste parole? L'obiettivo dell'AIA è quello di garantire maggior trasparenza al pubblico e l'idea di lanciare un canale tematico si pone proprio in questa prospettiva.

Non si sa ancora se si tratterà di un programma televisivo o di semplici dirette streaming, ma l'intento sarebbe quello di mandare in video un arbitro, probabilmente lo stesso designatore Gianluca Rocchi, e di fargli spiegare il processo decisionale dei direttori di gara durante gli episodi più controversi.

Gianluca Rocchi
Gianluca Rocchi in un Juventus-Roma dello scorso anno. Ora ricopre il ruolo di designatore arbitrale / Jonathan Moscrop/GettyImages

La volontà di avvicinarsi maggiormente ai tifosi era già stata manifestata qualche mese fa dal presidente dell'AIA Alfredo Trentalange che, in un'intervista alla Gazzetta dello Sport, aveva dichiarato che: "A noi piacerebbe avere uno spazio, un canale di comunicazione che dobbiamo aprire per poter dare chiavi di lettura tecniche: credo sia per il bene del calcio. Con la Federazione ci stiamo pensando, ci stiamo lavorando e attivando, c’è un lavoro intenso in questo senso".

Un primo passo in questa direzione è stato fatto il 15 dicembre, quando, in occasione del match di Coppa Italia tra Hellas Verona ed Empoli, a una ristretta cerchia di giornalisti era stato permesso di accedere alle conversazioni tra arbitro e sala VAR.

L'istituzione di un canale tematico costituirebbe però un tentativo di avvicinarsi ai non addetti ai lavori, al pubblico. Il programma potrebbe partire già da metà gennaio, ma l'AIA e la Federcalcio stanno ancora discutendo sulla sua cadenza. È infatti escluso che possa andare in onda alla fine di ogni giornata, ma un appuntamento mensile farebbe cadere nel dimenticatoio gli episodi più controversi. Bisogna trovare un punto d'incontro.


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