Il CTS sulle riaperture, boccia gli stadi: "Regole aggirate"

Il Comitato Tecnico-scientifico (CTS) ha diffuso un verbale sull’applicazione delle regole sulla capienza ridotta negli stadi italiani. Ed è arrivata una bocciatura. Ecco quanto riferito da Il Tempo: "Dalla osservazione del fenomeno, ad esempio dalle immagini televisive delle partite di calcio, emerge che sia stata data un’interpretazione potenzialmente elusiva della regola che limita la presenza al 50% degli spettatori".

Prosegue la nota: "Tale regola, mirando a limitare l’affollamento delle persone, non può infatti essere interpretata nel senso di consentire la chiusura al pubblico di larghe porzioni dello stadio (come le curve i cui biglietti sono venduti a prezzo minore) al fine di utilizzare poi la capienza massima consentita per riempire pressoché integralmente gli altri ordini di posti. La capienza degli impianti deve essere inderogabilmente rispettata utilizzando tutti i settori - nei quali vanno garantite le suddette proporzioni tra i posti occupati e quelli liberi – e non solo una parte, al fine di evitare il verificarsi di assembramenti in alcune zone".

E «deve esserci un'adeguata vigilanza da parte di personale dedicato allo scopo, anche eventualmente identificato dalle società organizzatrici, dal momento che si corre il rischio concreto di un’outbreak d’infezione".

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