Retroscena sulla cessione della Sampdoria, Fassone: "Due diligence fatta"

Marco Fassone
Marco Fassone / Marco Canoniero/GettyImages
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Tiene banco sulla sponda blucerchiata di Genova la cessione della Sampdoria. Dopo l'arresto dell'ormai ex presidente Massimo Ferrero, il futuro del club finirà nelle mani di un altro imprenditore che avrà il compito di ripianare i debiti e sviluppare il contenuto tecnico della squadra per raggiungere obiettivi sportivi in futuro. La reclusione del Viperetta non farà che accelerare il processo di vendita della società, che potrebbe addirittura concludersi entro i prossimi quattro mesi. Già negli anni scorsi, però, sono emersi alcuni interessamenti per la Sampdoria. Da una parte la cordata formata da Gianluca Vialli, Alex Knaster e Jamie Dinan. Dall'altra, invece, Marco Fassone.

Massimo Ferrero
Massimo Ferrero / Getty Images/GettyImages

Come si evince dalle intercettazioni rese note da Il Secolo XIX, il vecchio amministratore delegato di Milan e Inter fungeva da intermediario nella trattativa tra Ferrero e la società di servizi Arlington: “La parte del due diligence è tutta fatta... abbiamo aperto la dataroom e gli investitori già ci sono entrati, hanno già preso le cose del tuo gruppo. Poi faremo la due diligence report, daremo una risposta scritta e poi faremo le sessioni dove questi sono in video dagli Stati Uniti...". Il tutto, però, saltò all'ultimo per alcune discordanze tra i valori economici attribuiti agli immobili da Ferrero e l'effettiva offerta messa sul tavolo dal fondo di investimenti.


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