Mourinho: "Mentivo, questa per me era una partita speciale. Onore al Sassuolo, potevamo anche perdere"

Jose Mourinho
Jose Mourinho / Silvia Lore/Getty Images
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Non poteva festeggiare meglio di così le sue mille panchine, José Mourinho, grazie alla vittoria della sua Roma con il Sassuolo arrivata al 92' e dopo miriadi di occasioni da una parte e dall'altra. Lo Special One, ai microfoni di Dazn, ha commentato così la folle gara dell'Olimpico.

Rui Patricio
Rui Patricio / Silvia Lore/Getty Images

Perché il gol di El Shaarawy è così importante?
“Sono stato bugiardo con tutti, ho convinto me stesso dicendomi che non fosse una partita speciale ma non è vero, perché 1.000 partite sono tante e io non volevo una sconfitta, avevo paura di ricordare eternamente un ko nella panchina 1.000 - le parole di Mourinho riportate da vocegiallorossa.it -. La partita poteva finire 6-6, 7-7, potevamo vincere loro 2-1 come abbiamo vinto noi, Rui Patricio ha fatto 2-3 parate incredibili, noi abbiamo sbagliato 2 gol a porta vuota, per chi è neutrale è stata una partita straordinaria. Oggi non ho avuto 58 anni, forse ne ho avuti 10, 12, 14 la mia è stata la corsa di un bambino. Mi sono scusato con Dionisi, hanno fatto una partita fantastica, se avessero vinto non ci sarebbe stato nulla da dire, hanno giocato bene”.

Per la prima volta ha vinto le prime 5 partite ufficiali.
“Non lo sapevo, non sono i numeri che cerco. Sono contento per i tre punti, per la mentalità mostrata. Non posso dimenticare Dionisi, è un bravo allenatore e ha una squadra bravissima, la mentalità viene da De Zerbi ma sta lavorando bene partendo da quella base. Il Sassuolo è una squadra molto buona e lo sapevo, per noi sono 3 punti veramente importanti. Non volevo avere una memoria negativa della partita 1.000. Fate parlare Dionisi che deve andare a Sassuolo”.


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