Le mosse dei Friedkin per risanare il bilancio della Roma: il nodo è lo stadio
L'ultima sessione di mercato può far sorridere i tifosi di una Roma che, oltre ad aver messo sotto contratto un certo José Mourinho (allenatore più pagato della storia giallorossa), ha condotto un mercato da quasi 100 milioni di euro portando a Trigoria Rui Patricio, Matias Viña, Eldor Shomurodov e Tammy Abraham, oltre ai riscatti di Bryan Reynolds e Roger Ibañez.
Investimenti che hanno dimostrato quanto siano solide le finanze della famiglia Friedkin, al contrario, però, di quelle della Roma. Il bilancio giallorosso, infatti, continua a registrare perdite di circa 12 milioni di euro al mese nonostante i continui aumenti di capitale operati dai Friedkin. Ecco perchè la proprietà americana ha deciso di ripartire con un nuovo iter per lo stadio di proprietà, dopo aver messo fine all'estenuante progetto Tor di Valle: al momento la zona che sembra più accreditata è quella del Gazometro, nei pressi di Ostiense e del Circo Massimo. Oltre all'impianto di proprietà si erano sparse anche voci di nuovi soci, tra cui la ricchissima Alice Walton, ma sembra che i Friedkin stiano pensando ad un ingresso nel progetto stadio, con l'ombra dell'immobiliarista ceco Radovan Vitek (coinvolto nei discorsi Tor di Valle) che resta forte.
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