Albiol: "Il Napoli oggi batterà la Juventus. Ho dolci ricordi dell'Italia. Atalanta esempio da seguire"

Raul Albiol
Raul Albiol / Soccrates Images/Getty Images
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In vista del big-match tra Napoli e Juve di questa sera, l'ex difensore centrale azzurro Raul Albiol ha rilasciato un'intervista ai microfoni de La Gazzetta dello Sport: di seguito le parole del giocatore del Villarreal.

Raul Albiol
Raul Albiol / Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

PRONOSTICO - "Penso che oggi il Napoli batterà la Juventus. E non perché ho giocato lì, ma perché è in un ottimo momento. Ho visto le prime due uscite e mi è piaciuto molto, mentre la Juve fatica a vincere e penso che possa essere più colpita dalla pausa internazionale. E poi il Napoli gioca in casa, è favorito e spero possa vincere. Spalletti ha portato energia a una rosa già forte e completa: la squadra ha tutto per fare una grande stagione".

RICORDI - "Napoli-Juve mi ricorda grandi emozioni. La Supercoppa del 2014 ovviamente ma anche la sensazione impareggiabile di lottare per il titolo contro una squadra che vinceva sempre. Il gol di Koulibaly a Torino tre anni fa: adrenalina pura, lo Scudetto a portata di mano e la delusione per non averlo raggiunto. Con Koulibaly parliamo spesso, abbiamo condiviso troppe emozioni, il legame è forte. E poi con Fabian Ruiz, con Insigne: l’esperienza napoletana resterà sempre con me".

ANGUISSA - "È un giocatore fortissimo fisicamente e che sa usare bene la palla, con noi qui ha fatto benissimo tanto che il Villarreal voleva comprarlo. Offrirà qualcosa di diverso al centrocampo del Napoli e il suo fisico in Serie A può fare la differenza".

MORATA - "È un grandissimo attaccante e un giocatore che ha superato tanti momenti difficili e che ha guadagnato tutto ciò che ha grazie al lavoro".

ADDIO RONALDO - "Cristiano può favorire o meno il gioco collettivo ma i suoi numeri parlano da soli: senza di lui perdi tanti gol, e alla fine i gol sono punti. Altri dovranno fare quei gol e non sarà facile".

EURORIVALE - "Villarreal-Atalanta sarà una partita difficile. Se devo indicare il rivale più duro nei miei 6 anni in Italia a parte la Juve dico l'Atalanta. Una macchina offensiva, fisicamente eccezionale, e un esempio per noi: una società che basa il suo successo sull’etica del lavoro e sulla crescita della cantera. Un progetto che noi dobbiamo cercare di seguire, in un certo senso noi e l'Atalanta siamo la risposta alla Superlega. Abbiamo dimostrato di poter battere o almeno competere con squadre che hanno giocatori migliori e molti più soldi di noi, e la cosa offre grande emozione. Con la Superlega a quel tavolo non ci potremmo sedere".


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