Spalletti: "Mercato? Sono di quelli fortunati ma siamo attenti. Ounas resta. Ronaldo? Gli equilibri non cambiano"

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti / Francesco Pecoraro/Getty Images
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Vigilia di campionato per il Napoli di Luciano Spalletti, atteso dal match contro il Genoa, in trasferta. Tanti i temi affrontati dall'allenatore del club partenopeo in conferenza stampa, quest'oggi. Ecco le sue dichiarazioni più importanti.

L'avvio?

"Mi aspetto che si dia seguito al lavoro fatto fin qui. Dobbiamo migliorare in alcune cose. Ogni volta che rientriamo analizziamo la partita fatta, si spezzetta la gara e se ne parla con i nostri calciatori. Abbiamo evidenziato che hanno fatto moltissime cose bene".

Chio gioca in attacco?

"Ogni tanto ascolto e guardo qualcosa e mi sono accorto che avete le sentinelle. Ho ancora il dubbio dell'attaccante al posto di Osimhen e tenetelo fino a domani".

Mentalità?

"Ogni volta che ho visto il Napoli gli ho visto fare delle cose bellissime. Poi è chiaro che in alcuni momenti della partita gli avversari ti creano difficoltà. Quello che diventa fondamentale è avere la personalità di mantenere la lucidità e lo abbiamo fatto molto bene contro il Venezia. Anche dopo il rigore sbagliato, quella poteva mettere in evidenza una mente debole della squadra ma così non è stato ed è venuta fuori una mente forte".

Il Genoa?

"Sarà un Genoa differente rispetto alla prima contro l'Inter. Conosciamo l'ambiente che sa trasferire l'energia ai calciatori in campo e dobbiamo aspettarci qualcosa di diverso. Per certi versi hanno trovato una squadra fortissima di fronte perché tutto male non hanno fatto. Per noi non cambia niente. Anche in questo caso parliamo di personalità e la si riconosce nell'affrontare la gara secondo le proprie qualità, saper prendere la forma dell'ambiente mantenendo intatte le qualità".

Cristiano Ronaldo?

"Le qualità del campione potremo sempre andarle a vedere grazie ai mezzi di comunicazione. Prima lo avevamo come vicino di casa e potevamo sapere più cose. Per quanto mi riguarda è stato un campione da cui si possono imparare tante cose, una persona professionale con un'impostazione sicura e forte di ciò che vuole acchiappare e lo trasferisce agli altri. Basta vedere con quale caparbietà scendeva in campo - riporta calciomercato.com - Gli equilibri non cambiano perché ci sono altri campioni e altre cose oltre le qualità di Ronaldo nel nostro campionato. Rimarrà una Serie A di primissimo livello".

Scudetto?

"Ci sono sette squadre che probabilmente sono di un livello superiore. Poi bisogna dimostrarlo sul campo. Sarà il comportamento nella lunghezza del tempo che farà molto la differenza e sarà la forza della rosa che potrà fare la differenza, anche se dipenderà da molte cose. Ritengo siano sette le squadre che potranno lottare in alto".

SSC Napoli v Venezia FC - Serie A
Luciano Spalletti / MB Media/Getty Images

Mercato?

"Sono di quelli fortunati perché non è partito quasi nessuno e sono contento così. Però altre squadre si sono rinforzate ed è un altro campionato. Difficile ritrovare la Juve che lotta per il quarto posto: erano più di dieci anni che non accadeva quella situazione anomala. Sarei stato contento di tenere i giocatori che ho trovato quando sono arrivato. Hysaj, Maksimovic e Bakayoko hanno fatto 100 partite lo scorso anno e se è stato così vuol dire che avevano un peso nella rosa. So che la società è attenta e se capita qualcosa di livello per noi si muoverà".

Osimhen?

"Il Napoli ha fatto ricorso e si sta buoni fino a quando non si saprà nulla. Quindi si sta buoni buoni e poi se ne parlerà. Nello spogliatoio ne abbiamo parlato tutti e sono stati bravi: è stato fatto un cartello da appendere dove tutti hanno firmato. La cosa è stata approfondita da noi internamente".

Napoli sperimentale?

"Ambiente forte, tradizione, città di calcio. Questo è il Genoa e di sperimentale ci sarà poco. Quelli che giocheranno domani saranno giocatori che sono già stati schierati in partite importanti, verranno messi in condizione di esprimersi al meglio nei propri ruoli. Lobotka, Elmas e Fabián Ruiz sono i tre centrocampisti. Lozano ha fatto la prima punta, anche Insigne. Petagna si trova come nel divano di casa sua a fare la punta quindi noi abbiamo i calciatori per giocare".

Ounas?

"Rimane con noi e può darci una mano importantissima perché è un calciatore di livello".

Un nuovo centrocampista?

"A centrocampo abbiamo Demme ed Elmas che sanno recuperare palloni e anche Fabián Ruiz a modo suo lo sa fare. Sono calciatori che si adattano a fare più cose".

Insigne?

"C'è l'inizio di un percorso di una squadra che vuole andare a fare cose importanti per se stessi e per la città perché ha una città che chiede questo. Insigne è uno di quelli che vuole aggiungere nuove giocate al gioco del calcio. Per lui è normale andare a prendersi un altro rigore dopo averne sbagliato uno. Il capitano è condannato sempre a dare notizie corrette ai compagni di squadra, condannato a dover avere dei comportamenti per distribuirli a tutti i bambini che lo guardano da casa o dallo stadio. Per ora sta facendo questo e di conseguenza la squadra ha ambizioni importanti trasmesse da lui".


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