Tassotti: "Donnarumma e Calhanoglu? Vi spiego cosa penso. Porto? Non è ultima spiaggia"

Mauro Tassotti
Mauro Tassotti / Dean Mouhtaropoulos/GettyImages
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Mauro Tassotti, ex vice-allenatore del Milan (ma anche tecnico dei rossoneri per un breve periodo, nonché storico ex terzino milanista), ha parlato alla Gazzetta dello Sport, in vista della partita di Champions League contro il Porto, in programma stasera alle ore 21.00.

Ecco le sue parole:

Porto?

"Non direi che questa con il Porto sia l’ultima spiaggia. Di certo non l’ultimissima. Il Milan è in grado di fare 9 punti nelle ultime 3 partite. In casa del Porto la gara è delicata, ma mi fermerei a questo termine. E del resto la situazione è stata delicata dall’inizio, con il Milan inserito in quarta fascia. Credo che per qualità di gioco e giocatori la squadra di Pioli sia molto meglio di tante squadre in seconda fascia, ma queste sono le regole. Logicamente c’è bisogno di uscire dal doppio confronto con il Porto con 4, meglio 6 punti. Il Milan può farlo. Può anche andare a vincere a Madrid, la mentalità dev’essere questa. Magari l’ultima partita contro un Liverpool già qualificato potrebbe essere più semplice. Al momento non c’è nulla di scontato, anche se lo zero in casella pesa. Ovviamente lo snodo è qui e ora". 

L'Europa?

"Restare in Champions sarebbe meglio, ovvio dirlo, ma anche le gare di Europa League sarebbero utili nel percorso di crescita di un gruppo che è giovane, non va dimenticato". 

Mauro Tassotti, Andriy Shevchenko
Mauro Tassotti, Andriy Shevchenko / Lars Baron/GettyImages

La gara?

"Il Milan ha una sua fisionomia, quella che ha garantito successi negli ultimi tempi: mi aspetto una squadra aggressiva e veloce, pronta a fare la partita. Non credo che Pioli cambierà filosofia. Io andrei in questa stessa direzione, le sue idee hanno prodotto risultati. E non mi aspetto un Milan in difesa, anche se poi molto dipende dagli avversari: il Porto è difficile da affrontare, buona tecnica, buon palleggio. Il Milan però ha la forza per imporsi". 

Le idee di Pioli?

"In difesa ormai vanno uomo contro uomo. Pensi alla partita con l’Atalanta: Kjaer in pressione su Zapata e Tomori su Malinovskyi. Non hanno paura dei duelli. Tomori ha portato velocità e dinamismo, serviva in difesa un giocatore così e il Milan ha fatto benissimo a tenerselo. Mi piace come si comportano con i rinnovi: con Saelemaekers hanno giocato d’anticipo, poi certo dispiace aver perso elementi importanti (Donnarumma e Calhanoglu ndr) a fine contratto, ma un limite va messo. Credo sia giusto che ci siano delle fasce di ingaggio, altrimenti si crea confusione. Se Ronaldo guadagna tanto non è solo per i gol che fa, anche questo va considerato in un discorso economico". 

Percentuali?

"Al momento direi che può farcela al cinquanta per cento, ma riparliamone dopo il doppio confronto con il Porto. Si può passare anche con meno punti del previsto e il Milan ha il carattere, la qualità e la storia per provarci. E anche la storia pesa"


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