Chi è Sardar Azmoun, il talento iraniano dello Zenit che piace al Milan

Sardar Azmoun
Sardar Azmoun / Amin Mohammad Jamali/Getty Images
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Il Milan ha messo nel mirino Sardar Azmoun, vecchia conoscenza della Serie A per via del forte interesse mostrato nei suoi confronti dal Napoli, qualche anno fa. L'attaccante iraniano classe '95 andrà in scadenza di contratto a giugno 2022 con lo Zenit e rappresenta una vera e propria occasione di mercato per i rossoneri, forti della qualificazione alla prossima Champions League. Serviranno 20 milioni di euro per strapparlo ai russi, ma il club milanista sta già studiando una strategia.


I numeri di Azmoun con Zenit e Iran

Sardar Azmoun
Sardar Azmoun / Quality Sport Images/Getty Images

Azmoun comincia la carriera da professionista con la maglia del Rubin Kazan, esordendo nella massima divisione russa il 6 ottobre 2013 all'età di 17 anni. Nel 2015 si trasferisce al Rostov, che lo riscatta alla fine del prestito per 2,3 milioni di euro. Il Rubin Kazan rimane, però, sorpreso dal suo rendimento e richiama Azmoun nel 2017, salvo poi cederlo nuovamente dopo due anni allo Zenit al costo di 12 milioni di euro. A San Pietroburgo, Azmoun colleziona 45 gol e 16 assist in 64 presenze ufficiali in campionati. Grazie anche alle partite disputate in Champions e al posto da titolare inamovibile nella Nazionale iraniana (36 gol in 54 presenze, un bottino niente male...), quello dell'attaccante diventa uno dei nomi più chiacchierati a livello internazionale.


Sardar al Milan: ruolo e caratteristiche

Sardar Azmoun, Mats Rits
Sardar Azmoun / MB Media/Getty Images

Azmoun è dotato di ottima tecnica e prestanza fisica (è alto 1,86 centimetri) che gli permettono di essere pericoloso sia in funzione di centravanti sia nel ruolo di seconda punta. L'ideale per sostituire Zlatan Ibrahimovic nell'arco della stagione. Molto rapido nello stretto, ama giocare in profondità e grazie alla sua duttilità in campo non disdegna l'arretramento dell proprio raggio d'azione per facilitare la manovra offensiva della squadra. Paragonato dai quotidiani nazionali (come spesso accade) a Leo Messi, il classe '95 è ambidestro e sfrutta notevolmente la sua qualità palla al piede, rivelandosi inoltre un jolly sulle situazioni di calcio da fermo.


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