Pioli: "Vi dico dove dobbiamo migliorare. Bakayoko? Non parlo. Mercato? Valutazioni alla fine"
Stefano Pioli, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match tra Milan e Cagliari. Il tecnico rossonero ha parlato della crescita della sua squadra, del prossimo match, degli obiettivi e anche dell'addio di Cristiano Ronaldo alla Serie A e in particolare alla Juventus. Ecco le sue parole: "Mi stimola la voglia dei miei giocatori di lavorare con attenzione e qualità. Ogni partita ci farà crescere e mi dà spunti sugli elementi su cui lavorare. Le situazioni vanno capite e interpretate, per capire quando affondare e quando rallentare i ritmi".
L'addio di Ronaldo?
"Inaspettato, ma da qui a dire che cambiano le gerarchie... Ci sono 7 squadre molto forti".
Lo 0-0 col Cagliari di maggio?
"Siamo cresciuti tutti in consapevolezza, abbiamo ben presente le nostre caratteristiche, qualità e modo di giocare. La cosa importante è che la squadra entri in campo con le idee chiare e non si faccia condizionare da momenti particolari o difficoltà. Le incontreremo, ci saranno anche domani. Non sarà semplice superare il Cagliari, ma l'importante è avere compattezza e portare avanti un'idea con qualità".
Sorteggio Champions?
"Dobbiamo sempre avere questo entusiasmo, l'abbiamo ogni giorno durante gli allenamenti. Dobbiamo essere fluidi, dobbiamo emozionarci. Il riscontro degli avversari su di noi non lo so, ma siamo cresciuti. Non possiamo più sorprendere nessuno, dobbiamo confermarci".
Kessie?
"La mia concentrazione è solamente a domani, dobbiamo ragionare solo così. Sul mercato e i rinnovi mancano ancora giorni importanti, le valutazioni si faranno alla fine, siamo attenti al quotidiano. Le valutazioni si faranno alla fine".
Pellegri?
"Si è presentato in buone condizioni, ma non ancora ottimali. Sappiamo il suo storico, stiamo facendo valutazioni necessarie per permettergli di lavorare con continuità. Domani non sarà convocato, dobbiamo lavorare in certe direzioni. La sosta gli servirà, mi auguro che tra due settimane sia a piena disposizione".
I tifosi a Milanello?
"L'anno scorso erano lontani ma li sentivamo con noi. E' stato bellissimo vederli e sentirli da vicino a Genova, è stato bellissimo anche stamattina. Dovremo essere bravi a mantenere l'unità e la compattezza".
I miglioramenti?
"In quest'estate abbiamo lavorato bene, amichevoli comprese. La squadra ha giocato con padronanza, cercando di essere dominante. Credo che la cosa più importante è provare ad essere più pericolosi, nelle situazioni offensive non sempre siamo riusciti a trasformarle in gol. Dobbiamo fare meglio".
Problemi a San Siro?
"E' un nostro obiettivo, i numeri dell'anno scorso parlano chiaro. Ripetere i numeri dell'anno scorso in trasferta sarà difficile".
Migliorare in zona-gol?
"Dovremo leggere meglio alcune situazioni. Dobbiamo cercare la profondità o gestire meglio la palla, il discorso va al di là del singolo del giocatore, parlo di letture di squadra nell'ultimo quarto di campo. Abbiamo i giocatori di qualità e in grado di determinare i risultati. Le squadre mature sanno affrontare diversi sistemi di gioco, il Cagliari non farà la partita dell'anno scorso, dovremo essere bravi a palleggiare ma anche ad essere efficaci e precisi per affondare il colpo".
Bakayoko?
"Non è ancora un giocatore del Milan, non posso dire niente".
La gioventù?
"Come anagrafica sì, ma come squadra no. Ritrovare i tifosi ci farà solo bene, vogliamo prendere energie positive".
L'attacco?
"Dobbiamo continuare a creare situazioni da gol. Più siamo imprevedibili e più sarà difficile prendere le contromisure".
Ibra-Kessie?
"Stanno facendo un buon lavoro, mi auguro che da settimana prossima possano lavorare col gruppo per poi essere pronti dopo la sosta".
Maignan?
"Avere un portiere che può calciatore con precisione ci dà la possibilità di andare subito in verticale. Noi preferiamo palleggiare da dietro, ma ci adeguiamo alle scelte degli avversari, che non ci possono chiudere tutto".
Krunic?
"Quest'anno, per essere competitivi, abbiamo bisogno di tantissimi titolare. A fine mercato avrò a disposizione tanti titolari, dobbiamo alzare il livello di qualità, allenamenti e competitività. Krunic è un titolare del Milan, è molto intelligente e sa occupare più zone di campo. Farò delle scelte partita per partita, i ragazzi dovranno farsi trovare pronti".
Brahim Diaz?
"L'ho trovato più maturo, così come è stato per altri giocatori che arrivavano da campionati differenti. Quest'anno sono tutti più pronti, sanno riconoscere le situazioni diversamente, siamo più squadra. Brahim è tornato con grande motivazione, dobbiamo mantenere questo spirito".
Tonali?
"Quanto detto per Brahim vale per Sandro, volere a tutti i costi il Milan significa aver capito di essere in un ambiente ideale per crescere e migliorare. Questi sono atteggiamenti che faranno la differenza, sentiamo questa responsabilità di difendere i nostri colori e portarli in alto. Mi aspettavo questa crescita, ha tutto per essere un giocatore completo, un tuttocampista. La sua crescita è stata costante, ha passato momenti particolari, ma è naturale. Sandro ha fatto questo, è un giocatore più pronto e lucido, che si assume responsabilità".
La sosta?
"Il calendario era chiaro da inizio stagione, sapevamo che ci sarebbero state due partite delle Nazionali vicino alla Serie A. Siamo attenti a ogni protocollo, andiamo avanti rispettando ciò che viene detto di fare".
Bennacer?
"Condizione cresciuta, è pronto per giocare dall'inizio. Sa riempire il campo, ha tutto".
Champions?
"Dobbiamo essere pronti per domani. Abbiamo voluto con forza la Champions, sappiamo che è la competizione più importante, faremo di tutto per essere protagonisti".
Il gioco con i piedi di Maignan?
"Sul rinvio dal fondo non c'è fuorigioco, dipenderà anche dai nostri avversari".
Cagliari?
"Nelle partite precedenti non ha aspettato gli avversari - riporta calciomercato.com - ma ha giocato un calcio offensivo e con pressione alta. Credo sia normale a inizio campionato, non sappiamo quale atteggiamento avranno".
Paragone Pioli-Mancini?
"Dev'essere uno stimolo, speriamo di ottenere gli stessi risultati".
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