Pirlo: "Eravamo morti dopo il Milan e ci siamo rialzati. Futuro? Non credo dipenda da domani, io voglio restare"

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo / Claudio Villa/Getty Images
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Ultima conferenza stampa stagionale per Andrea Pirlo. L'allenatore della Juventus ha presentato il prossimo match di campionato contro il Bologna, fondamentale per il destino della Juve e forse anche per il destino dell'allenatore. Ecco le sue parole riprese da JuventusNews24.com.

Come sta la squadra?

"La squadra ha recuperato bene perché le vittorie ti aiutano a recuperare meglio. C’è ancora adrenalina nei giocatori. Bologna? È un’ottima squadra, gioca a calcio e crea tanto. Ha ottimi giocatori, anche giovani. Sarà una partita difficile perché è una squadra che gioca per attaccare e fare gol".

Come la state vivendo?

"Ci crediamo tanto. Eravamo morti dopo il Milan e ci siamo rialzati, anche i risultati ci hanno dato modo di rivivere. Dobbiamo pensare prima a noi stessi, cercando di vincere, poi vedere cosa succede negli altri campi. La pressione c’è, come c’è sempre stata, ma siamo tranquilli. Le vittorie ti danno adrenalina e dobbiamo cavalcare questo momento".

Si è pentito di aver fatto giocare poco Kulusevski?

"Pentito no, anche perché Kulusevski ha quasi sempre giocato per tutta la stagione. È stato uno dei più utilizzati. Nelle ultime partite ho fatto delle scelte in base alle squadre che andavamo ad affrontare. Domani è una partita diversa, quindi potrebbero esserci altre soluzioni. Pentito delle cose passate no: avrò fatto degli sbagli, ma le scelte sono state sempre in base a quello che cercavamo".

Perché si riconfermerebbe alla Juve?

"Mi piace fare questo lavoro quindi è normale che uno si riconfermerebbe. Mi piace avere l’adrenalina: hai bisogno di sentire il sangue che ti scorre nelle vene. L’ho detto perché ho voglia di continuare, di lavorare con questa squadra ma lo farebbe chiunque".

Come valuta la prima stagione da allenatore della sua carriera?

"La soddisfazione più grande è il rapporto con i giocatori, che fin dal primo giorno mi hanno dato grande disponibilità e abnegazione per qualsiasi scelta facessi. La cosa che non mi è piaciuta sono stati i risultati: non abbiamo raggiunto gli obiettivi prefissati e siccome sono un allenatore esigente vorrei ripetere le stesse emozioni da calciatore. La voglia di vincere, essendo stato un vincente, ce l’ho tutti i giorni. In questa annata ho imparato tante cose che mi possono essere d’aiuto per il futuro".

Andrea Pirlo
Andrea Pirlo / Marco Rosi/Getty Images

Sarà giudicato in baso ai risultati di domani?

"Non credo che la società giudicherà in base a quello che accadrà domani. Si sono fatti un’idea durante la stagione, su quello che è stato fatto bene o male. Non si prendono decisioni solo in base all’ultima partita. Spetterà a loro decidere e vedremo cosa succederà. Noi siamo concentrati su domani solo".

Al Dall'Ara a testa alta?

"Sono sempre entrato a testa alta, è sempre stato nelle mie caratteristiche. Ho sempre dato il massimo e fatto il mio lavoro al 100%. Non avrei motivo di tenerla bassa".

Ci saranno condizionamenti in base ai risultati dagli altri campi?

"Noi dobbiamo pensare a fare il nostro lavoro al meglio, a vincere. Poi vedere cosa sarà stato a fine gara. Noi dobbiamo concentrarci sulla nostra partita, perché il Bologna giocherà alla morte".

C'è un giocatore che più l'ha impressionata?

"Quello che magari conoscevo meno è Danilo. Da averlo visto l’anno scorso alla Juve a vederlo dal vivo mi son bastati due allenamenti per capire quello che volevo io in mezzo al campo. Gli ho sempre dato grande fiducia".

Sarà l'ultima di Ronaldo?

"Io lo vedo ancora bianconero. L’ha dimostrato anche l’altra sera, ha giocato con sacrificio. È concentrato su domani poi il resto ci sarà tempo per parlarne".

Danilo titolare a centrocampo?

"Abbiamo l’allenamento oggi pomeriggio e poi decideremo cosa fare".

Buffon?

"La Juventus, ma tutto il movimento calcistico, perde un monumento del calcio. Non solo per quello che è Gigi in campo ma anche fuori. È un dispiacere per tutti. Ho avuto la fortuna di stare con lui da quando ho 15 anni: per me è ancora più ammirevole vederlo tutti i giorni con la voglia di un ragazzino".

Distrazioni dagli altri campi?

"Non dovrebbe essere un nostro problema perché noi dobbiamo pensare a vincere la partita. È molto difficile contro una squadra che vuole vincere al 100%. Noi dovremo affrontarla con la giusta umiltà e concentrazione altrimenti rischi di andare incontro a brutte sorprese".

Una Juve più brasiliana?

"Rientrerà Alex Sandro, ci sarà a disposizione Arthur. Brasiliani ci sono sempre stati".

Problematiche nello spogliatoio?

"Noi parliamo di tutto ma di problematiche non ne abbiamo mai discusso perché non ce ne sono mai state nello spogliatoio, a parte dopo le sconfitte. Non credo si riferisse ad altro".

Bonucci?

"Non è stata pre-tattica, era al limite. Ha giocato fasciato con un’infiltrazione. Non è al meglio ma ci teneva tantissimo a giocare. Non è da tutti entrare con un ginocchio ballerino anche in vista di un Europeo: dobbiamo ringraziarlo perché ci ha messo tutto sé stesso".


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