Plusvalenze Juve, Elkann incontra gli avvocati: la strategia bianconera
In casa Juve, oltre alle vicende strettamente calcistiche, tiene banco la vicenda legata alle plusvalenze. Ieri interrogatorio durato 9 ore per Federico Cherubini. Oggi nuovi testimoni nell’ambito dell’inchiesta “Prisma” sui conti del club bianconero. E' stato il turno di Maurizio Arrivabene, nuovo a.d., nei prossimi giorni potrebbe toccare al responsabile dell’Under 23, Giovanni Manna, e l’Head of football operations, Paolo Morganti.
Stando a quanto riferito dal Corriere dello Sport, intanto sta per scendere in campo anche John Elkann, presidente di Exor. L'azionista di maggioranza della Juve avrebbe convocato per oggi un summit con i legali per mettere a punto la strategia da adottare per affrontare l’inchiesta.
Tra le tante operazioni finite sotto la lente di ingrandimento c'è quella di Nicolò Rovella. Il centrocampista è stato venduto alla Juve per 18 milioni più 20 di bonus, in cambio di Manolo Portanova e per 10 milioni più massimi 5 di bonus, ottenendo, recita il comunicato della società bianconera, "un effetto economico positivo di circa 9,6 milioni" ed Elia Petrelli per 8 milioni più massimi 5,3 di bonus con "un effetto economico positivo di circa 7,6 milioni".
Tradotto: plusvalenze per 17,2 milioni inserite nel bilancio al 30 giugno 2021. Ma Rovella, ceduto alla Juve a gennaio, sarebbe andato in scadenza a giugno. Non sarebbe costato un euro, insomma, alla Juve o a qualsiasi altro club avesse trovato l’accordo.
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