Guai in Cina per gli Zhang: nel mirino delle banche le proprietà del presidente dell'Inter
Continuano i problemi economici per Suning e per i suoi padroni Steven e Jindong Zhang. I proprietari dell'Inter, infatti, sono finiti nel mirino della Corte di giustizia della Regione amministrativa speciale della Cina.
L'organo, riporta Il Sole 24 Ore, ha condannato i due imprenditori a pagare il debito da 250 milioni di dollari che Suning ha con la società finanziaria Great Matrix. Agli Zhang viene contestato il fatto di non aver pagato GM quanto le spettava nonostante il salvataggio dal fallimento da parte della municipalità di Shenzhen e da Alibaba che hanno acquistato il 24% del pacchetto azionario. E la decisione della Corte di giustizia sulla condanna al pagamento dei 250 milioni ha fatto "drizzare" le antenne anche alle banche cinesi, che ora starebbero "indagando" per capire l'effettiva possibilità di rifarsi sugli eventuali beni di Steven Zhang (che è il presidente della divisione internazionale della holding) in Italia. Non corrono questo rischio, spiega calciomercato.com, le azioni dell'Inter, che sono in "cassaforte" in Lussemburgo. Ecco perchè secondo gli avvocati l'unica strada per recuperare i crediti porta alle proprietà personali di Steven Zhang sparse nel mondo. Le proprietà in Cina di Zhang senior (che si è dimesso da ogni carica in Suning), invece, sono bloccate per tre anni.
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