Zhang e la crisi irreversibile di Suning: ecco come è cominciata la caduta
Un colosso dell'economia cinese vittima non solo delle gravi ripercussioni che il Covid ha avuto sull'economia globale, ma anche di investimenti ad alto rischio di impresa che si sono rivelate sbagliate: così, in soldoni, si può spiegare la caduta di Suning, impero economico cinese messo sù da Jindong Zhang, entrato in una crisi irreversibile che, giocoforza, ha toccato anche l'Inter.
A spiegare la difficile situazione del colosso cinese, dopo le dimissioni di Jindong Zhang da Suning.com (la società operativa del gruppo quotata alla Borsa di Shenzen) ci ha pensato l'edizione odierna del Corriere dello Sport, partendo dagli albori e dal business della distribuzione di elettrodomestici che ha fatto la fortuna di Suning. Una crescita a ritmi elevatissimi cominciata nei primi anni duemila che ha permesso a Zhang di espandere il suo fatturato e moltiplicare esponenzialmente i negozi.
Ma in un mercato che muta rapidamente, come quello del retail, i margini di profitto sono abbastanza bassi: ma vendere elettrodomestici ha consentito di pagare i fornitori con comode dilazioni, incassando nel frattempo una montagna di soldi che Suning ha investito per aprire sempre più negozi, diventando il secondo retailer cinese. Una situazione che ha aperto le porte del credito a Suning, che si è poi però lanciato in investimenti spericolati, soprattutto nel settore immobiliare. Un portafoglio sempre più ampio che, però, ha avuto come effetto l'aumentare del debito che ha amplificato il rischio d'impresa.
Questo, in sintesi, l'inizio della caduta di Zhang, alle prese con una crisi di Suning che ormai appare irreversibile. Tanto che Zhang, oltre ad essersi dimesso da presidente, ha ceduto gran parte delle quote. Il tracollo si è manifestato quando la bolla immobiliare cinese è esplosa, con il gruppo real estate Evergrande che è diventato insolvente, costringendo Zhang a rinunciare a ben 3 miliardi di crediti divenuti non recuperabili. Da lì tutte le certezze hanno vacillato: la televisione PPTV non ha più potuto pagare i diritti della Premier League, perdendo il contratto, con il Jiangsu Suning (club campione di Cina), che è "sparito" senza pagare fornitori e giocatori. Per l'Inter, invece, la situazione è nota con il problema stipendi in parte coperto dal prestito ponte di Oaktree (che in pegno ha ricevuto le azioni del club nerazzurro).
Segui 90min su Instagram.