Inter, Marotta: "Hakimi cessione dolorosa! Il sostituto? Sarà un mercato di idee"
Intervenuto direttamente dal Grand Hotel di Rimini, Beppe Marotta - AD dell'Inter e consigliere della Lega Nazionale Professionisti Serie A - ha affrontato diverse tematiche riguardanti il club nerazzurro: dalla cessione di Hakimi al Paris Saint-Germain ai possibili rinnovi, fino a una chiusa dedicata a Christian Eriksen.
Queste le sue parole:
SU HAKIMI E SUL SOSTITUTO: "Siamo in dirittura d'arrivo, ci sono alcune formalità da sbrigare. Nel giro di un giorno si potrà arrivare alla conclusione di un trasferimento doloroso per noi, ma devo interpretare le linee guida della proprietà in un momento difficoltoso per noi e il calcio in generale. Il mercato non è ancora entrato nel vivo. È quasi una mosca bianca essere riusciti a trasferire un calciatore solo per una contropartita economica. Chi lo sostituirà? Lazzari, Bellerin o Zappacosta?Abbiamo un grande team Bisogna avere pazienza nel correre le opportunità, la creatività, la competenza e la fantasia. I grandi club non faranno grandi movimenti in entrata. Confermare un gruppo come il nostro, così vincente, è un punto di partenza. Non ci saranno più operazioni faraoniche e ingaggi stratosferici".
SULLE CESSIONI: "L'Inter tende confermare tutti i suoi calciatori, solo nel caso qualcuno manifestasse la volontà di andare via ne parleremo. La chiusura dell'operazione Hakimi ci servirà a respirare un po', ad avere un po' di ossigeno.Vorremmo tanto non dover vendere altri giocatori e mantenere l'organico che ci ha dato tante soddisfazioni. L'Inter ha davanti degli obiettivi sportivi da raggiungere, al di là della grande impresa della sostenibilità economica".
SUL FRONTE RINNOVI: "Con alcuni giocatori, tra i quali Lautaro, abbiamo iniziato a parlare di rinnovo. Sono giovani e sono anche il futuro del club. Non è un'impresa facile in un momento così difficile per il calcio. Abbiamo l'obbligo di difendere il patrimonio. Andare a scadenza in quest'epoca potrebbe essere uno svantaggio. Gli stipendi dei calciatori sono diventati insostenibili, agli obiettivi sportivi un club deve anteporre un concetto di sostenibilità".
SU ERIKSEN: "Non l'abbiamo sentito direttamente, lo hanno sentito i nostri medici, ora vogliamo rispettare la privacy. Bisogna recuperare l'uomo Eriksen prima del giocatore Eriksen.Ora conta la sua salute".