Carnevali: "Inter su Scamacca? Vale più di 40 mln! Raspadori e Frattesi? Vi spiego"
Giovanni Carnevali ha rilasciato delle dichiarazioni al termine di questa sessione invernale di mercato. L'ad del Sassuolo ha fatto il punto sulle operazioni a tinte neroverdi, oltre a fare chiarezza sulla situazione riguardante alcuni gioiellini allenati da Dionisi.
Ecco quanto affermato a Sportitalia: "Lucca non arriva. Non c'erano le condizioni. Noi lo seguivamo da un po' di tempo ma alle nostre condizioni: non c'è stato alcun accordo con il Pisa e ci siamo lasciati da amici e non faremo nulla. Accelerata ieri? Questo è vero perché mi sono incontrato già sabato e ieri sera siamo andati avanti ma c'è una proprietà straniera anche al Pisa e non c'era voglia di chiudere l'operazione. Se ne può riparlare? E' stato un discorso economico, abbiamo un'idea sull'investimento. Ci sta che il ragazzo possa avere degli alti e bassi, non ci siamo fermati per questo. Inizialmente c'era la volontà del Pisa di poterlo fare, la proprietà ha avuto un'idea diversa. Vedremo poi per il futuro, c'è ancora più tempo nel caso. Non si fa per 4 milioni? No, meno. Due? Due...".
Su Raspadori: "Per Raspadori abbiamo avuto una richiesta da una società inglese, ma abbiamo rifiutato. Non vogliamo fare alcuna cessione nel mese di gennaio. La cessione di Boga ci ha permesso di sistemare la nostra situazione a livello economica, non abbiamo questa necessità di permettere altri trasferimenti".
Sulla trattativa del Newcastle per Rogerio: "Non c'erano le condizioni, noi diamo a Rogerio un certo tipo di valore e se non ci sono le condizioni non si fa".
Su Scamacca e il calcio italiano: "Scamacca 40 milioni? Non abbiamo mai fatto una valutazione economica. Se si fa il parametro del valore fatto con Vlahovic può essere anche di più, ma molto dipende dalla società che lo chiede. Ormai nelle società italiane c'è poco spazio, sono tutte in grandissima difficoltà economica, ma abbiamo la fortuna che sono giocatori cercati sul mercato estero. Il calcio italiano non dico che è morto, ma quasi. Oggi ci sono società con i conti sani che per l'indice di liquidità non possono muoversi. E' il sistema nostro, se non facciamo cambiamenti e restiamo così il sistema calcio non fa altro che peggiorare. Le grandi sono quelle più in difficoltà ed è un dramma, vuol dire che non aiutano le medio piccole. Va rivista la capienza degli stadi".
Sulle cessioni: "Come sempre, non dobbiamo tenerli in casa. L'obiettivo nostro è che i ragazzi debbano andare in grandi club, è motivo di soddisfazione per noi come avere giocatori in Nazionale. Il mercato è aperto e stiamo molto attenti alle valutazioni, certo è che non possiamo vendere tutti. Abbiamo una grande proprietà. Frattesi e Scamacca? Il giocatore più richiesto anche quest'estate è Berardi, che è un campione e vogliamo trattenere finché riusciamo, quando ci saranno le condizioni farà il suo salto".
Su Defrel: "Defrel-Samp? Non era legato a Lucca, è una situazione nata oggi ma i tempi stringono. Se va via lui dobbiamo trovare un sostituto, abbiamo fatto un investimento su di lui e lo riteniamo un giocatore di grande qualità. L'anno scorso De Zerbi diceva che fosse il giocatore più importante del Sassuolo, stessa cosa con Dionisi. Se ci sono condizioni importanti bene, ma alle condizioni con le quali stavamo trattando con la Sampdoria era impossibile farlo".
Su Frattesi e Scamacca: "Inter avanti su Scamacca? Sono stati tra i primi - dichiara a Sky Sport - poi si è interessato qualche club straniero che lo avrebbe preso subito, ma noi non volevamo. Ma l'Inter è stata tra le prime anche su Frattesi, i grandi club fanno così: arrivano prima".
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