Mihajlovic: "Inter forte anche senza Lukaku e Hakimi. Attenti a Dzeko e non solo..."
Un inizio di campionato come non si vedeva da tempo per un Bologna a quota 7 punti, appaiato all' Inter campione d'Italia e chiamato a far visita proprio ai nerazzurri domani, per la 4ª giornata di campionato. Una gara che non è come tutte le altre per Sinisa Mihajlovic, già calciatore interista e vice di Roberto Mancini in panchina: il serbo, in conferenza stampa, ha presentato così il match di San Siro.
L'immagine più bella della vittoria contro il Verona è l'abbraccio tra Medel, De Silvestri e Skorupski. Su quali punti ha fatto leva per mantenere alta la concentrazione con la consapevolezza che non sarà facile?
"Bisogna mantenere alta la concentrazione con le squadre più piccole, se non tieni alta la concentrazione con l'Inter a San Siro è meglio che cambi mestiere. La partita sarà dura ma anche negli anni passati abbiamo dimostrato che se giochiamo come sappiamo possiamo vincere persino a San Siro. Non sarà facile per noi ma nemmeno per loro" le parole di Mihajlovic riportate da Tuttomercatoweb.com.
Un parere sul periodo di forma di Dominguez?
"Sta facendo bene. Penso che però tutta la squadra dopo la figuraccia in Coppa Italia si è rimessa sulla strada giusta. Nella scorsa partita sicuramente Nico ha fatto bene, è stato perfetto: era dappertutto e ci ha dato una grossa mano. Quello che ho detto anche nella partita precedente è che il nostro risultato finale dipenderà dalla crescita dei nostri giovani, come Dominguez. Se loro riusciranno a fare il salto di qualità, migliorerà la squadra. Dominguez sta facendo bene ma mi aspetto ancora di più".
Il Bologna di oggi nasce dalla sconfitta di Coppa Italia?
"Sicuramente quella partita ci ha dato una sveglia, ma può succedere a tutti e quando capita bisogna farlo diventare un motivo di insegnamento. I ragazzi hanno capito cosa non fare se vogliono vincere. Stiamo migliorando di partita in partita, stiamo crescendo".
Arnautovic come sta? C'è l'ipotesi che col Genoa possa riposare?
"E poi chi gioca? Io? Arnautovic è venuto qua per giocare non per riposare. Se può fare tre partite in Nazionale può farle anche qui. Gioca se sta bene ma anche se non sta bene".
Nel post partita di Bologna-Verona ha detto che quella vittoria di carattere le era piaciuta molto. Perché proprio quella?
"Esistono due tipi di crescita: quella anagrafica e quella di esperienza. Noi cerchiamo di apprendere da ogni partita, di non fermarci. Nell'ultima partita con il Verona abbiamo messo in campo tutti gli insegnamenti delle tre sfide precedente, aggiungendoci qualcosa di più. Quello che ho detto anche ai ragazzi a fine primo tempo è che queste partite si vincono con gli attributi, e ci siamo riusciti. E' stata una partita di carattere per questo motivo".
Visto che domani si gioca contro l'Inter avete notato un Arnautovic più motivato?
"Perché nelle scorse partite com'era? Lui non deve dimostrare niente, all'Inter era un ragazzino, ora è un uomo".
Come mai Soumaoro è passato da titolare a riserva?
"Come ha detto Lukasz, noi abbiamo cambiato modo di difendere. Soumaoro è un giocatore bravo sull'uomo, quest'anno difendiamo a zona e tutto il reparto difensivo deve pensare come un unicum. Lui trova ancora qualche difficoltà in questo modo di difendere, anche perché ancora non parla bene l'italiano e questo è un difetto. Si deve mettere in testa che deve migliorare sotto questo aspetto, perché quando non parli diventa tutto più difficile".
Che differenza ha trovato tra l'Inter di Inzaghi e quella precedente?
"Sono entrambe squadre molto forti. Hanno sicuramente perso molto con la partenza di Lukaku e Hakimi, anche se hanno preso Dzeko e l'olandese. Ora con Dkeko ci si può permettere di lasciare l'uno contro uno, con Lukaku no. Lui era fisicamente superiore a tutti, Dzeko protegge palla in una maniera diversa. Hakimi invece era forte sia in attacco che in difesa. Anche il nuovo olandese è forte, anche se non so se giocherà domani. E' comunque una squadra molto forte che anche quest'anno giocherà per lo scudetto. Noi domani dobbiamo stare attenti a tutto, non solo a Dzeko. Penso che abbiamo preparato bene la sfida, e che dobbiamo andare la non pensando di avere già perso. Loro sono forti ma hanno anche dei punti deboli".
Quanto è stato importante non subire gol per la seconda partita di fila?
"La differenza vera non è nel modo di difendere, ma è nello spirito che ognuno di loro mette nel non subire gol. Se loro si aiutano e si incoraggiano, quello è ciò che conta. E' la stessa cosa dei moduli: non c'è un modulo che ti fa vincere o perdere, è l'atteggiamento".
Siete più gruppo o più famiglia rispetto agli anni passati?
"Noi lo siamo sempre stati. Poi magari in campo ti mancava qualcosina ma non perché non c'era il gruppo. Doveva scattare nella testa di tutti che ognuno doveva fare qualcosa per non prendere gol. Poi ora smettiamo di parlarne, che portiamo sfiga".
Cosa non le è piaciuto di Orsolini col Verona? Stessa domanda poi su Barrow...
"Sono giocatori che devono migliorare. Da loro mi aspetto sempre di più di quello che fanno. Non devono perdere fiducia e continuare a lavorare per crescere".
Barrow come sta? E Schouten?
"Barrow sta bene, l'unica cosa è che quando è troppo sotto sforzo fa più fatica, a causa degli strascichi del Covid. Piano piano migliora. Schouten non è disponibile domani, per martedì non lo so".
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