UEFA e FIFA pronte a farsi guerra per il Mondiale ogni due anni
Martedì si è tenuto un summit tra i vertici dell'UEFA e i rappresentanti delle 55 federazioni che ne fanno parte. Ad annunciare la notizia è il Sueddeutsche Zeitung; il quotidiano tedesco rivela anche che il tema all'ordine del giorno è stato il Mondiale ogni due anni.
I presenti alla riunione hanno ribadito la loro contrarietà e hanno scritto una lettera alla FIFA col fine di chiedere un incontro congiunto per discutere tale proposta.
Tuttavia, come riporta Calcio e Finanza, le rimostranze di UEFA e CONMEBOL sono sempre più isolate. Infatti, ad appoggiare il piano ci sarebbero anche la Confederazione calcistica africana (CAF), la Caribbean Football Union, diversi paesi asiatici e i club (anche europei) più ricchi del mondo.
Da dove nasce l'idea del Mondiale ogni due anni?
Come ben sapete, la FIFA organizza il Campionato Mondiale di calcio ogni quattro anni e attraverso questa grande manifestazione deve riuscire a coprire tutte le spese per il quadriennio. Certo, esistono anche eventi come il Mondiale per Club e la Confederations Cup, ma nessuno di essi è remunerativo quanto il primo.
L'UEFA può contare invece su due armi molto prolifiche: l'Europeo e la Champions League. Chiaramente, il campionato europeo non raggiunge gli introiti di un Mondiale, ma è soprattutto la Champions a fare la differenza. Questa competizione garantisce infatti 500 milioni all'anno che vanno a finire nelle casse della confederazione.
Da qui l'idea di Gianni Infantino di raddoppiare le edizioni dei Mondiali. La proposta del presidente della FIFA non aiuta però le squadre europee, alle prese con dei calendari già molto fitti. Introdurre un Mondiale ogni due anni significa organizzare un grande torneo ogni estate, appesantendo ulteriormente le gambe dei giocatori.
Gli alleati di Gianni Infantino
Per il presidente UEFA Alexander Ceferin questa non è l'unica preoccupazione. Come hanno rivelato più volte gli stessi club, Juventus, Barcellona e Real Madrid continuano a lavorare in silenzio sul progetto Superlega e l'avvocato sloveno non può permettersi cali di concentrazione.
Quando nacque il piano dei ribelli, Infantino non evitò a schierarsi apertamente con Ceferin, ma da allora le cose sono cambiate e il n°1 della FIFA potrebbe trovare in Agnelli, Laporta e Florentino Perez dei preziosi alleati.