Tutto facile per la Roma: 3-0 allo Zorya, a segno El Shaarawy, Smalling ed Abraham
Tutto facile per la Roma nella 2ª giornata della fase a gironi di Conference League: battuti 3-0 gli ucraini dello Zorya Luhansk.
Mourinho vara il turnover (ma non troppo), lasciando riposare Mancini, Karsdorp, Veretout, Zaniolo, Mkhitaryan e Abraham, bocciando forse definitivamente Diawara e Villar. Con Pellegrini di nuovo dall'inizio la fase di studio dura 6' e alla prima verticalizzazione la Roma passa in vantaggio: è Darboe a pescare El Shaarawy che supera il portiere e insacca a porta vuota il gol dello 0-1.
La risposta dello Zorya arriva all'11' con il tiro dalla distanza di Gromov senza pretese: palla ampiamente a lato. 5' più tardi ancora ucraini pericolosi, sempre con il mancino di Gromov dal limite, Rui Patricio blocca. I padroni di casa non hanno intenzione alcuna di fare solo da sparring partner e complici gli errori in disimpegno della Roma pungono spesso, ma al 21' ci vuole un bell'intervento di Matsapura che mette in corner il destro a giro di El Shaarawy. Sull'angolo successivo Smalling si ritrova il pallone tra i piedi, ma la difesa ci mette una pezza.
Al 27' si rinnova il duello El Shaarawy-Matsapura, para il portiere ucraino che poi si ripete su Shomurodov che fallisce il raddoppio. Al 33' incomprensione Kumbulla-Rui Patricio che per poco non combinano la frittata. Passano 9' ed è ancora El Shaarawy a provarci dalla distanza, palla fuori di un nulla. È l'ultima occasione di un primo tempo che si chiude senza recupero.
Nella ripresa lo Zorya si divora il gol del pari con un’azione scaturita dal retropassaggio errato di Smalling, con Buletsa in ritardo sul secondo palo sul pallone di Gromov. La Roma risponde al 56’ con Carles Perez che non impensierisce Matsapura. Al 63’ Darboe fa tutto da solo, e bene, tranne il tiro, poi dopo pochi secondi grande azione di Abraham e consueto palo. E al 66’ arriva il tanto sospirato raddoppio della Roma: lo realizza Smalling che, davanti alla porta, insacca di testa la pizzata di Cristante su corner, 0-2.
Passano pochi secondi e la Roma cala anche il tris con Abraham (in sospetto offside, ma non c’è il Var) che raccoglie il pallone controllato da Zaniolo e insacca lo 0-3 alle spalle di Matsapura. Al 79’ il portiere dello Zorya salva sul neo entrato Villar, che poi all’81’ perde un pallone sanguinoso costringendo al fallo Kumbulla. La punizione dal limite la batte Zahedy, palla alta. All’86’ è Mayoral a sciupare l’occasione per il poker, poi all’ultimo secondo un miracolo di Rui Patricio permette alla Rom di chiudere con la porta inviolata.
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