Tutti i motivi per cui la Juve confida nell'annullamento del -15 da parte del CONI

Ferrero
Ferrero / MARCO BERTORELLO/GettyImages
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Il ricorso presentato dalla Juventus al Collegio di Garanzia del CONI, nell'ottica di ribaltare la sentenza della Corte Federale d'appello della FIGC e di annullare dunque la pesante penalizzazione di 15 punti in classifica, rende nuovamente attuali quelle che sono le motivazioni dello stesso club bianconero.

L'edizione odierna di Tuttosport si sofferma proprio sulle idee della Juventus e sulle basi logiche su cui si poggia il ricorso presentato al CONI: di fatto il quotidiano isola delle distinte motivazioni per cui i bianconeri ritengono la sentenza annullabile poiché ingiusta. Nella visione del club torinese si ravvisano vere e proprie "storture giuridiche" nella sentenza: innanzitutto non esiste una norma legata alle plusvalenze, rendendo dunque illogico il presupposto di venire puniti in quell'ambito, seguendo anche l'assoluzione del maggio 2022.

In secondo luogo i "fatti nuovi" non vengono ritenuti tali: la Juve ritiene che tutto fosse già noto al momento della suddetta assoluzione, a maggio, senza che siano poi intervenuti aspetti in grado di ribaltare la situazione. Tuttosport, seguendo un po' il filo conduttore della logica bianconera, spiega come tutto il procedimento risulti in qualche modo ingiusto poiché vede un imputato andare a processo con l'idea di difendersi per un fatto e finisca condannato per un altro.