Tutte le grane da risolvere per Pinto. Obiettivo: soddisfare Mourinho
Siamo ancora alle prime battute di Euro 2020, ma la prossima stagione è quasi alle porte. Anche per la Roma che (manca l'ufficialità) si radunerà il 6 luglio a Trigoria per dare il via alla nuova, eccitante, era targata José Mourinho. E sarà tanto il lavoro da fare sul mercato per Tiago Pinto, general manager giallorosso arrivato nella Capitale lo scorso gennaio chiamato dai Friedkin, per rilanciare la Roma che punta a tornare in Champions League dopo tre anni.
1. Esuberi e monte ingaggi
Ancor prima dei nuovi acquisti Tiago Pinto è chiamato a liberare la rosa dalle tante zavorre rimaste dal disastro Monchi. Hanno già salutato Mirante, Jesus e Bruno Peres a scadenza di contratto e molto presto toccherà a Pastore. Poi i giocatori che rientreranno dai prestiti e non faranno parte - al momento - del progetto Mourinho: Olsen, Under e Florenzi su tutti. Nella migliore delle ipotesi la Roma si libererebbe di stipendi pesanti e inutili, alleggerendo anche il monte ingaggi.
2. Questione portiere
Un altro problema da risolvere per Pinto è la questione portiere. Al momento sembra sicuro che Daniel Fuzato resterà a Roma per fare il secondo dopo le ottime apparizioni nel finale di stagione, ma resta il rebus Pau Lopez. Con Rui Patricio in arrivo (vicina l'intesa con il Wolverhampton per il portiere portoghese) bisognerà provare a cederlo. E non sarà facile.
3. Dzeko sì... o no?
Come ogni anno si ripropone il "solito" tormentone che riguarda Edin Dzeko. Il bosniaco è sempre l'indiziato numero uno per lasciare la Capitale, ma l'arrivo di Jose Mourinho può sparigliare le carte. Anche perchè se il bosniaco dovesse restare alla Roma, per Pinto cambierebbero le strategie per l'attacco
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