Troppo Milan per la Samp: Ibra, Calhanoglu e Leao, rossoneri a - 1 dalla Roma

UC Sampdoria v AC Milan - Serie A
UC Sampdoria v AC Milan - Serie A / Paolo Rattini/Getty Images
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A 180 minuti dalla fine del campionato, il Milan non vuole fermare la sua rincorsa al quinto posto occupato dalla Roma. La distanza di 4 punti sembra, ormai, proibitiva, ma la squadra di Pioli vuole provarci fino alla fine. Di fronte a sè, però, si trova uno scoglio chiamato Sampdoria. I ragazzi di Ranieri sono riusciti a salvarsi anche con qualche giornata d'anticipo e, dunque, non hanno più niente da chiedere al campionato. Tuttavia, pochi giorni fa, hanno fatto sudare anche la Juve.

SLIDING DOORS - Ottobre 2019. La Sampdoria e Di Francesco, a seguito di un brutto inizio di campionato, decidono consensualmente di separarsi. Al posto dell'ex Roma e Sassuolo, la dirigenza blucerchiata sceglie colui che è stato in ballottaggio per la panchina già in estate, ovvero Stefano Pioli. Accade, però, un imprevisto. L'ex allenatore della squadra di Ferrero, Giampaolo, viene esonerato dal Milan che, non riuscendo a ingaggiare Spalletti, ripiega su Pioli. Il tecnico emiliano sceglie di giocarsi le sue carte in rossonero e la Samp trova l'accordo con Ranieri. Oggi Pioli, dopo esser riuscito a convincere tutti in quel di Milanello, ritrova il club blucerchiato. Chissà come sarebbe andata a finire per Milan, Samp e per lo stesso Pioli se quest'ultimo avesse accettato la corte di Ferrero.

UC Sampdoria v AC Milan - Serie A
UC Sampdoria v AC Milan - Serie A / Paolo Rattini/Getty Images

TROPPO MILAN - Parte subito forte, a sorpresa, la Sampdoria che, in contropiede, cerca di pungere il Milan. Si capisce fin da subito, infatti, come ha impostato la partita Ranieri, ovvero aspettare i rossoneri e ripartire. Il piano regge appena tre minuti, perchè, poi, si mette in moto il solito Rebic che sprinta sulla sinistra, fa sedere Bereszynski grazie a una bella finta di corpo e mette un cioccolatino sulla testa di Ibrahimovic che sigla il vantaggio. La Samp, a questo punto, sbanda. Nei dieci minuti successivi, continua con il Milan che trova nel solo Wladimiro Falcone l'unico giocatore blucerchiato a opporsi allo 0-2. Il debuttante portiere dei blucerchiati, infatti, salva in diverse occasioni la sua squadra, ergendosi a unico baluardo. Solo dopo l'ennesima occasione dei rossoneri, i ragazzi di Ranieri entrano in partita, alzando il ritmo e creando le prime palle gol. Dal 20esimo, circa, la partita diventa divertente con buoni spunti sia da una parte che dall'altra. La Samp, infatti, così come fatto in occasione del match con la Juve, non ha la minima intenzione di regalare la partita. Un atteggiamento lodevole, frutto, sicuramente, della mentalità di un grande allenatore quale è Claudio Ranieri. Un grande della panchina a cui, oggi, si oppone un grandissimo in campo, Zlatan Ibrahimovic. Lo svedese, infatti, va vicinissimo alla doppietta, ma, soprattutto, lascia spesso la sua posizione, girovagando per il campo e svolgendo il suo ormai solito ruolo da regista offensivo. La partita, invece, si trascina verso la fine del primo tempo a ritmi più bassi rispetto alla prima parte. Unica nota, l'accenno di testata di Rebic a Ramirez. L'arbitro Pasqua ammonisce il croato che, forse, meritava il rosso per il brutto gesto.

Il secondo tempo, invece, inizia con un'occasionissima per la Samp. Gabbia, infatti, commette un errore di inesperienza, facendo fallo appena fuori l'area di rigore. Il calcio di punizione di Quagliarella spaventa Donnarumma e, sulla respinta, Colley manda clamorosamente fuori. Gol non fatto, gol subito. Nell'azione successiva, infatti, il Milan trova lo 0-2 con Calhanoglu. Rete inizialmente annullata, ma ingiustamente. Il turco non aveva commesso alcun fallo. Pasqua, per questo, torna presto sui suoi passi. Come nel primo tempo, la Samp si sfalda in seguito al gol nei primi minuti. Dopo poco, infatti, Ibra sigla la doppietta. Proprio come nella prima frazione, però, i blucerchiati vengono fuori e, a un quarto d'ora dalla fine, avrebbero anche la chance di segnare il gol della bandiera. Viene, infatti, assegnato un giusto rigore che, però, il giovane Maroni spreca, facendosi ipnotizzare da Donnarumma. Nonostante l'errore dagli undici metri, è ancora la Samp ad attaccare che, infatti, trova l'1-3 con una perla del classe 2001 Askildsen. Pioli non ci sta, sprona i suoi che, così, con il fin lì fumoso Leao, trovano l'1-4 finale.


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