Trezeguet: "Juve, devi fidarti di Pirlo: sa come si fa. Dzeko e Suarez? Vi dico chi scelgo"

David Trezeguet
David Trezeguet / Stefano S. Guidi/Getty Images
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David Trezeguet, ex attaccante della Juventus, ha parlato a Tuttosport della nuova Juve di Andrea Pirlo. Il francese ha detto la sua sul nuovo corso bianconero e anche sul possibile approdo a Torino di Luis Suarez, ora al Barcellona. Ecco le sue parole.

Inizia un nuovo corso. Lei che conosce tutto della Juve, cosa pensa del cambio in panchina? 

"Era destino che Andrea Pirlo prendesse il comando in questa nuova avventura. La società ha fatto una scelta coraggiosa e, allo stesso tempo, mirata. Purtroppo per diversi motivi, compresi gli impegni dei giocatori convocati in Nazionale, non tutto il gruppo ha potuto lavorare insieme finora: servirà tempo, bisognerà avere pazienza Pirlo ha le sue idee, dovrà imporre il suo stile di gioco, la sua mentalità. E man mano lungo il percorso cercherà di raggiungere determinati obiettivi. Sono traguardi molto chiari, evidenti, che esistono al di là di chi sia l’allenatore".

Cosa le fa pensare che quella al via tra undici giorni possa essere un’altra stagione di successi? 

"La Juve è una squadra vincente, conquistare trofei è parte del dna bianconero. Ma per farlo la Juventus deve tirare sempre fuori il meglio di se stessa. Non sarà semplice, però credo che Andrea abbia la capacità di essere molto chiaro con i giocatori. Soprattutto con i suoi discorsi. Penso che in questo momento sia la cosa più importante di tutte".

Partnership Lavazza e Juventus
Partnership Lavazza e Juventus / Stefano S. Guidi/Getty Images

Il ritorno di Pirlo?

Quando torni alla Juventus e vedi che la squadra ha già raggiunto un certo livello, considerata la grande qualità dei giocatori, è molto difficile aggiungere qualcosa in più dal punto di vista tecnico-tattico. Sicuramente per lui sarà molto importante parlare chiaro, dare determinati input ai suoi calciatori perché capiscano rapidamente cosa vuole da loro in base al sistema di gioco che adotterà. E per far sì che i giocatori esprimano compiutamente le loro qualità sul campo".

Il nuovo attaccante?

È evidente che la Juve stia cercando un attaccante vero, così come non si discute il fatto che si tratti di giocatori con caratteristiche molto diverse tra di loro. Dzeko non è Suarez e viceversa, Cavani è ancor più differente dagli altri due. La verità è che bisogna capire cosa deciderà Pirlo, di cosa e di chi avrà bisogno per rafforzare la squadra. In questo caso parliamo di giocatori che, se arrivassero alla Juve, farebbero sicuramente bene. Perché hanno già dimostrato le loro qualità nel corso della carriera, sono di un livello molto alto. E il loro inserimento sarebbe semplice perché il gruppo bianconero è composto da grandissimi campioni”.

La convivenza con Cristiano Ronaldo?

Credo che saranno fatte le giuste valutazioni. Ad ogni modo la possibilità di giocare con Ronaldo, con Paulo Dybala, sarebbe un onore per chiunque: è qualcosa che ti dà una voglia, una carica tale che la necessità di adattarsi non potrà essere un problema. A me era accaduto quando arrivai alla Juve dove già giocava Alessandro Del Piero, Pippo Inzaghi… Oggi parliamo di calciatori che comunque hanno già dimostrato di aver raggiunto alti livelli, però questa è una realtà che non si accontenta, che punta ad andare oltre quello che già ha”.

La Champions?

Dico che gli obiettivi non cambiano. Mi sembra giusto che la Juventus sia uscita allo scoperto ponendo la Champions come traguardo primario: è stata corretta nei confronti della sua gente. Sappiamo tutti che questo è un obiettivo desiderato dai tifosi, il problema è che lo vogliono in tanti. I tempi sono cambiati, oggi ci sono tantissime squadre al lavoro per provare a vincere. E per farlo si rafforzano sul mercato con grandi sacrifici economici, pur sapendo che questi ultimi non garantiscono il successo. La Juve ora sta facendo un ulteriore salto si qualità, con il nuovo allenatore è già cambiata in maniera importante e ora bisogna attendere la prova del campo. Di sicuro, qui si lavora per continuare a crescere e per non smettere di vincere”.

La passata stagione?

Purtroppo l’eliminazione in Champions è stata una nota negativa, dipendente dal gioco, e non possiamo nasconderci che i tifosi, almeno in parte, non possono pensare positivo. Ma al tempo stesso non dobbiamo dimenticare che questo è un gioco in cui può succedere di vincere o perdere. Comunque Pirlo può far sì che la squadra compia un nuovo salto di qualità, perché da giocatore ha conosciuto questi livelli. E ha vinto. Attenzione: dal conoscere al vincere il salto è grandissimo. Quindi sa come si fa e potrà trasmette le sue idee vincenti alla squadra”.

Il Bayern Monaco?

Credo che debba essere un esempio per noi, merita solo complimenti. È un mix di giocatori esperti e di livello e giovani che hanno dimostrato di valere tanto. Mi ha colpito il gruppo, la sua compattezza: si sono alternati giocatori ritenuti più all’altezza del tecnico e quelli che sono meno utilizzati, ma non è cambiato nulla. E la finale è stata decisa da Coman, un ex juventino che ha giocato molto bene, Il Bayern è un modello da cui si può imparare una lezione: va bene avere una squadra formata da elementi di spicco, ma conta lo spirito di gruppo. Se trasmette energia positiva, se ognuno ha ben chiaro il ruolo da recitare, le possibilità di far bene e di vincere aumentano”.

Le ambizioni?

Nel corso dei miei viaggi da ambasciatore della Juve io incontro tantissimi tifosi dai quali percepisco la voglia di essere vicini alla squadra e di continuare a vincere. Posso assicurare loro che è vero, il Liverpool ha scritto una storia importante con la conquista della Champions. Anche la Juve può continuare a farlo, però a patto di mantenere le sue caratteristiche, lavorando per crescere e migliorare ancora. Io credo che siamo sulla giusta strada”.


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