Tre volti per il nuovo look del Real Madrid

I primi tre volti nuovi del Real Madrid
I primi tre volti nuovi del Real Madrid / 90min
facebooktwitterreddit

Un taglio di capelli nuovo modifica il volto di una persona, ma dopo qualche giorno, a volte anche meno, ci si abitua al nuovo look. Diverso è se a cambiare sono anche i vestiti, le scarpe, gli occhiali e il modo di parlare. A Madrid si parla sempre spagnolo, ma a farlo rispetto a un paio di stagioni fa è un gruppo squadra che è cambiato radicalmente. Facciamo ordine.

Negli ultimi due anni i blancos hanno salutato Sergio Ramos, Varane, Marcelo, Isco, Bale, Jovic, Casemiro, Hazard, Mariano Diaz, Asensio e Benzema. 11 giocatori (e ce ne sono anche altri), di cui almeno 8 fondamentali nel segnare un'epoca dei madridisti, chi con un peso maggiore, chi con uno minore. Il fatto è che Ancelotti ci ha abituato così in fretta allo strapotere di Vinicius e Rodrygo, all'esuberanza di Valverde e Militao, all'esperienza di Alaba, che non abbiamo nemmeno avuto il tempo di renderci conto quante pedine ha perso il Real nelle ultime stagioni (senza dover tornare all'addio di Ronaldo).

Nella prossima stagione ci saranno ancora Nacho e Carvajal, probabilmente anche Kroos e Modric (sostituire tutti diventerebbe un grande problema). Qualche ingresso però si è già rivelato necessario e la campagna acquisti sembra essere soltanto nella sua fase iniziale. Serve un vice-Benzema ed è in arrivo Joselu dall'Espanyol, e proprio un Benzema (per quanto sia possibile), un colpo in avanti che esalti la aficion madridista. In tre sono atterrati nell'universo blanco, scopriamo di chi si tratta.

1. Fran Garcia

Fran Garcia
RCD Mallorca v Rayo Vallecano - LaLiga Santander / Quality Sport Images/GettyImages

Il ragazzo della "Fabrica", la cantera del Real Madrid, che torna a casa. In realtà in questi anni non si è allontanato molto dalla capitale spagnola. Tre stagioni con la maglia del Rayo Vallecano, nel quartiere popolare di Madrid: la prima in prestito, le altre due dopo che il Vallekas aveva sborsato 2 milioni di euro per averlo a titolo definitivo. Una stagione vincente in Segunda e due in crescita costante in Liga.

Il Real ritrova un terzino mancino pronto al grande salto, pagato soltanto 5 milioni di euro grazie a un'opzione di recompra stabilita a 10 milioni e il 50% dei suoi diritti conservato. Un'operazione che premia la lungimiranza del Madrid e che fa comodo, in questi tempi di ricostruzione per l'immediato futuro. È cugino di Koke, ma l'Atleti non ha nulla a che vedere con lui, almeno al momento.

2. Jude Bellingham

Jude Bellingham
Borussia Dortmund v 1. FSV Mainz 05 - Bundesliga / Lars Baron/GettyImages

Il colpo grosso, l'unico almeno finora. Jude Bellingham è l'MVP della stagione di Bundesliga 2022-23 a 19 anni. Un'operazione da più di 100 milioni di euro che, per premesse sul campo e data di nascita (2003), non può considerarsi "sbagliata". È stato il migliore della Nazionale inglese in Qatar, è il giocatore più prezioso della Bundes e tra i suoi connazionali, il quarto al Mondo per valutazione di mercato (CIES), dopo Haaland, Vinicius e Saka.

Un acquisto sicuro per un reparto in cui il Real Madrid ha accolto anche Camavinga e Tchouameni, e vuole/è obbligato a completare definitivamente la transizione con Kroos e Modric. Per dare un po' di numeri, Bellingham ha già collezionato 24 presenze con la Nazionale dei Tre Leoni e 132 con il Borussia Dortmund, a cui ha regalato 24 gol e 25 assist.

3. Brahim Diaz

Brahim Diaz
Brahim Diaz of AC Milan gestures during the Serie A football... / Nicolò Campo/GettyImages

Un prestito al Milan iniziato nel 2020, rinnovato e concluso nella stagione corrente. Il Real ha salutato Hazard e Asensio, ma ha riscoperto Brahim Diaz, un talento spagnolo acquistato dal City per 17 milioni nel 2019, a cui però i suoi allenatori non avevano mai concesso spazio. In rossonero il suo percorso si è concluso in crescendo.

Inizialmente all'ombra di Calhanoglu, si è preso il protagonismo necessario dopo il suo addio, terminando la stagione corrente con 6 gol, 7 assist e tante prestazioni esaltanti nei big match. Contro il Napoli al Maradona in campionato e a San Siro in Champions League, contro la Juventus e il Tottenham. Difficile che possa imporsi nell'undici titolari con esterni del calibro di Vinicius e Rodrygo, ma la sua gavetta è ufficialmente completa. Ha meritato sul campo di tornare al Bernabeu.