Tre consigli per la nuova (possibile) proprietà del Parma

Brescia Calcio v Parma Calcio - Serie A
Brescia Calcio v Parma Calcio - Serie A / Emilio Andreoli/Getty Images
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Sono giorni vissuti con grande curiosità (forse mista ad ansia) quelli vissuti dai tifosi del Parma. "Colpa" delle notizie arrivate sul probabile passaggio di proprietà del club emiliano nelle mani del qatariota Hisham Saleh Al Hamad Al Mana.

Ilparmense.net

Il sopracitato sta per acquistare il 51% del pacchetto azionario del Parma per circa 63 milioni di euro (da versare in 5 anni) ed è pronto a far diventare quello gialloblù il primo controllato da una proprietà araba in Italia. Potrebbe essere una buonissima notizia per i tifosi ducali, reduci dal fallimento del 2015 che ha costretto i gialloblù a ricominciare dalla Serie D con l'avvento dei cinesi, poi sostituiti al comando dalla cordata tutta italiana "Nuovo Inizio" che, in questi anni ha guidato il ritorno in Serie A con due salvezze consecutive. Ora il probabile passaggio al gruppo SH Al Mana, operante in diversi settori che vanno dall'industria automobilistica e immobiliare all'hospitality, dalla vendita al dettaglio di lusso fino ai media e all'intrattenimento. In attesa dell'ufficialità, ecco i tre consigli alla possibile nuova proprietà.

1. Faggiano sì, D'Aversa nì

Alessandro Sabattini/Getty Images

Confermare quelli che fino ad ora sono stati i punti di forza del Parma. In primis il direttore sportivo Daniele Faggiano, colui che ha guidato con acquisti a bassissimo costo la risalita dalla D alla massima serie. Con poche risorse ha sempre messo a disposizione di mister Roberto D'Aversa una squadra fatta anche di giovani prospetti, ma sempre competitiva. E a proposito dell'allenatore, serve una decisione. Probabilmente D'Aversa chiederà un salto di qualità, anche graduale: confermare ds e tecnico può essere un'idea vincente, ma bisognerà puntellare una squadra che perderà un talento come Dejan Kulusevski

2. Chiarezza negli obiettivi

BORIS HORVAT/Getty Images

Al Mana, o chi metterà la faccia per lui, dovrà essere chiaro sin da subito con gente scottata, anzi ustionata, dal crac Parmalat e da personaggi come Manenti e Ghirardi. Bisognerà illustrare il programma e gli obiettivi a breve e lungo termine: far crescere il Parma e portarlo subito a ridosso delle grandi del campionato oppure consolidarsi ancora con un paio di salvezze e poi spiccare il volo?

3. Entusiasmo e acquisti

Alessandro Sabattini/Getty Images

Ultimo, ma non meno importante, quello che deve sempre fare una nuova proprietà al momento del suo insediamento: presentarsi con un grande acquisto (compatibilmente con le tasche e il blasone della società). Un volto nuovo in stile Gervinho, magari, che possa far iniziare con entusiasmo la nuova avventura e regalare fiducia ai "nuovi" tifosi.


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