Tra obiettivi stagionali della Juventus e rapporto con Allegri: le parole di Bremer

Gleison Bremer
Gleison Bremer / Matthew Ashton - AMA/GettyImages
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A circa venti giorni dall'inizio della nuova stagione, Gleison Bremer ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport e Tuttosport parlando della sua avventura alla Juventus, degli obiettivi, del suo rapporto con Allegri e tanto altro. Queste le sue parole.

"Ora conosco meglio la squadra, il gruppo e sono più abituato. L'ultima stagione per me è stata positiva. Sicuramente potevo fare meglio, non è stato facile però sono contento e non riparto da zero, ma riparto con alle spalle già un po' d'esperienza. Nella nuova stagione spero di fare meglio. Dobbiamo migliorare quanto fatto lo scorso anno, arrivare in zona Champions League. Alla Juventus si spera sempre di vincere ma siamo un gruppo in contruzione. La prima cosa è arrivare in Champions League e a quel punto vediamo partita dopo partita, magari possiamo pensare anche allo Scudetto".

"Due anni fa con il Torino giocavo una volta alla settimana e c'era più tempo per allenarsi. Quando giochi ogni tre giorni è dura, il primo mese non lo senti, il secondo nemmeno ma dal terzo mese in poi inizi a sentire la stanchezza. Lo scorso anno ho giocato tanto. Quest'anno giocando una volta alla settimana dobbiamo concentrarci sul campionato e poi sulla Coppa Italia. È un dispiacere, la Champions è la Champions, ma dobbiamo guardare il lato positivo, giocando una volta a settimana c'è la possibilità di allenarsi di più e migliorare. La Juventus, che giochi o no la Champions League, rimane sempre la Juventus!".

"Da bambino volevo giocare in attacco, ho iniziato come centrocampista, mi piaceva giocare più vicino alla porta ed è per questo che mi piace fare gol, poi sono arretrato in difesa. Mi piace come gioca Casemiro, sta sempre in area. Poi ovviamente tra gli idoli cito difensori: oltre a Chiellini, dico Thiago Silva e Lucio".

"In Champions League mi è toccato marcare Mbappé e Neymar, mentre in Italia i più difficili da marcare sono sicuramente Osimhen, Giroud e Immobile. In questa Juventus ci sono giocatori che possono crescere, me compreso. Poi penso a Fagioli, Miretti e Gatti. Se torno sui livelli di due anni fa allora posso davvero dare una grande mano alla squadra. Mi volevano in Premier League? Vero, però voglio rimanere alla Juventus. Sto bene qui, in futuro non si sa mai, ma ora penso solo alla Juventus".

"Juric è un allenatore che gioca a uomo, con lui sono stato benissimo, uno dei migliori tecnici che abbia mai avuto. Ogni volta che lo incontro lo ringrazio, ho un grande rapporto con lui. Allegri ha tanto da insegnarmi. Da lui ho imparato tanto tatticamente e devo continuare ad apprendere e a convertire tutto in pratica. L'anno scorso abbiamo fatto poco la costruzione dal basso. Stiamo lavorando anche sull'intensità in questo precampionato e si vede dagli allenamenti: è stata la prima cosa che ci ha chiesto il mister".

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