Tonali pronto a patteggiare: la possibile squalifica e l'idea della FIGC

Sandro Tonali
Sandro Tonali / Claudio Villa/GettyImages
facebooktwitterreddit

Possibile stangata in arrivo per Sandro Tonali da parte della Giustizia sportiva? Sebbene il centrocampista del Newcastle sia pronto ad autodenunciarsi al procuratore FIGC Giuseppe Chiné, in seguito al suo coinvolgimento nello scandalo calcioscommesse, la squalifica verso cui potrebbe incorrere potrebbe essere ugualmente significativa.

Stando a quanto riferisce l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, Tonali si è pentito per quanto ha fatto e avrebbe già contattato uno specialista per uscire dal tunnel della ludopatia. Ma i sensi di colpa non costituiscono un'attenuante di fronte all'articolo 24 del Codice di Giustizia sportiva, il quale vieta categoricamente di scommettere sulle competizioni FIGC, FIFA e UEFA.

La possibile squalifica per Sandro Tonali

Tonali ammetterà quindi di aver puntato sulle partite di calcio, ma adesso bisognerà stabilire se l'abbia fatto o meno anche su quelle del Milan, squadra nella quale ha giocato fino alla scorsa estate prima del trasferimento in Premier League.

Chiné ha aperto un fascicolo e aspetta notizie da Torino, dove la Procura sta analizzando pc, smartphone e tablet del centrocampista per trovare eventuali puntate sui rossoneri. Se venisse accertata anche solo una scommessa sul Milan, Tonali rischia 5 anni di squalifica. In caso contrario, lo stop sarebbe al massimo di 3 anni.

feed

Nessuno sconto di pena

Sempre secondo GdS, le possibilità che Chiné sia comprensivo anche con Tonali sono decisamente poche. Quanto accaduto con Fagioli è un caso a parte, visto che il centrocampista della Juventus è stato il primo ad autodenunciarsi e, grazie alla collaborazione con gli inquirenti, la sua squalifica sarà di circa 10 mesi.

L'idea della FIGC

Prima di arrivare a una sentenza nei confronti di Tonali ci vorrà ancora molto tempo. Basti pensare che Fagioli è stato sentito ad agosto e il deferimento non c'è ancora stato. Il motivo? Perché la confessione da sola non basta, una volta raccolte le parole del giocatore, bisogna verificare che la sua versione combaci in toto con il materiale raccolto dalla Procura di Torino.

La Federcalcio, dal canto suo, vorrebbe trasformare i protagonisti in negativo di questa vicenda come esempi per altri giovani affetti da ludopatia. Ecco perché una pena severa potrebbe non bastare. Quando Tonali ricorrerà al patteggiamento, la FIGC gli chiederà infatti di andare in una comunità per i dipendenti dal gioco.