Tonali: "Milan una delle cose più belle della mia vita. Ho due sogni"

Jonathan Moscrop/Getty Images
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Sandro Tonali è il miglior calciatore italiano Under 21. Durante la premiazione del Golden Boy, evento organizzato da Tuttosport, il centrocampista del Milan ha raccontato le prime sensazioni in rossonero e svelato gli obiettivi futuri, tra Europei e Champions League.

PREMIO - "Sentire le note di una canzone che mi piace tanto come colonna sonora delle mie immagini è un onore. Adesso che fra partita e calcio non ci sono più premi da ricevere. Un complimento è una cosa che fa sempre piacere".

ARRIVO AL MILAN - "Quando vinci cambia tutto. Il mio passaggio al Milan è stato una delle cose più belle che abbia vissuto nella mia vita. Arrivare al Milan e continuare a vincere è ancora più bello".

IMPATTO - "Con Ibrahimovic è stato il più semplice. È un ragazzo che scherza molto e vive molto i compagni. Non è vero che si isola, è il nostro leader sia dentro che fuori dal campo. Con gli italiani ci avevo già giocato in nazionale, l'anno scorso ho affrontato quasi tutti loro. Siamo tutti giovani e questo ci avvicina". "Ogni tanto si inca... ogni tanto alza i toni, ma è giusto così, è una persona di cui ci possiamo fidare".

PRIMO POSTO - "Vincere aiuta a vincere, non siamo aiutati, ma è più semplice affrontare una partita quando quella prima hai vinto. Affrontiamo le gare in maniera serena, essendo tutti giovani è più semplice perché c'è meno pressione. Il 5-0 a Bergamo ha fatto scattare dentro la testa di tutti una molla. C'era la volontà di far partire un nuovo percorso".

EUROPA LEAGUE - "Sensazioni positive, eravamo pronti ad affrontare qualsiasi squadre".

Jonathan Moscrop/Getty Images

GATTUSO - "Non ho chiesto il permesso al mister, ma c'è stato un confronto e mi ha dato parecchi consigli. Appena l'ho chiamato aveva già capito. Ho un grande rapporto con lui e spero di conoscerlo ancora meglio".

UNDER 21 ED EUROPEI - "Sarebbe un onore far parte dei 23 dell'Europeo, ma noi giocatori italiani cerchiamo di dare tutto partita dopo partita e settimana dopo settimana. Ci sono tantissime partite, bisogna stare concentrati sul club perché c'è spazio nella testa per una partita alla volta". 

IDOLI- "Non mi piace avere punti di riferimento. Mi ispiravo a Modric perché è un giocatore bello da vedere quando gioca. Ora però non voglio guardare a un giocatore e dire "questo voglio diventare". 


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