Tonali: "Inter e Juve davanti al Milan? Non mi interessa. Ibra? Sa come motivarti"

Sandro Tonali
Sandro Tonali / Marco Canoniero/GettyImages
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Domani pomeriggio il Milan inaugurerà la Serie A 2022/23 contro l'Udinese. L'obiettivo dei rossoneri è di difendere lo Scudetto conquistato nella passata stagione. Uno dei protagonisti della squadra di Pioli sarà sicuramente Sandro Tonali, centrocampista classe 2000 che ha rilasciato un'intervista a Sette, in edicola con Il Corriere della Sera. Leggiamo alcuni stralci della chiacchierata:

Una famiglia rossonera:
"Nel mio paese, a parte i miei zii interisti, sono tutti milanisti. Non c'è stata la possibilità di arrivare al Milan a dieci anni: ci sono arrivato al momento giusto. E ci voglio restare".

Su Ibrahimovic:
"Ci conosce tutti, tiene tanto a noi e noi a lui questo è il momento di stargli vicino perché vive un momento brutto. Zlatan parla con tutti, dal 1° al 23° convocato, trova sempre la motivazione giusta. Dopo la fine del primo tempo in una partita difficile viene a spronarci, poi altri modi sa usare anche quelli...".

Sandro Tonali
Sandro Tonali / Silvia Lore/GettyImages

Meno soldi per restare:
"Era la cosa giusta da fare. Il salto di qualità credo sia stata una cosa naturale: per un giocatore essere di proprietà è sempre diverso dell'essere in prestito. Non è la cosa a cui pensi andando a dormire, ma è quel particolare che da solo conta poco, però sommato ad altri fa la differenza. Se giochi male e sei in prestito magari ti preoccupi che non ti riscatteranno...".

Convinzione:
"Già dopo la doppietta di Giroud nel derby abbiamo capito che eravamo lì, bastava un passo falso dell'Inter o una forte testa da parte nostra. È difficile vincere le ultime cinque sapendo che ne puoi pareggiare una, ma noi andavamo in campo pensando ci fosse un unico risultato. Perché abbiamo vinto noi? È stato un insieme di cose: decisivo è stato Pioli che era in una situazione difficile quando è iniziata la nostra scalata".

Le sensazioni sulla nuova stagione:
"In tanti mettono Inter e Juve davanti a noi? Siamo soli con i nostri tifosi. Le cose che dicono, com'è stato per tutto l'anno scorso non ci interessano. Non possiamo cambiare i pensieri della gente, certo ci fa riflettere, ma, con tutto l'affetto, non ci interessa".

Un messaggio ai tifosi prima dell'inizio del campionato?
"A loro mostro il nuovo tatuaggio sulla mano: 'Impossible' in nero e una lineetta rossa a cancellare le lettere -in: nulla è impossibile, questo è il mio messaggio". 


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