Thiago Motta: "La Juventus ha un livello enorme. Ma lo Spezia è motivatissimo"

Thiago Motta
Thiago Motta / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Thiago Motta, allenatore dello Spezia, ha presentato in conferenza stampa il match di Serie A contro la Juventus. Ecco le sue dichiarazioni alla vigilia della sfida che si disputerà al Picco.

ASSENZE - "Domani rinunciamo a Erlic :non ha lesioni ma preferiamo farlo lavorare a parte, vedremo per le prossime. Per gli altri, nel calcio è una cosa normale, giocheremo con quelli che sono al meglio. Fisicamente vedo bene tutti, anche chi è arrivato più tardi senza una preparazione ottimale. C’è chi ha fatto differenziato, per diversi motivi, ma in generale li vedo bene. Ma nel calcio non c'è solo l'aspetto fisico: conta anche quello mentale e su questo vedo benissimo tutti".

Simone Bastoni
Spezia / Gabriele Maltinti/Getty Images

MOTIVAZIONI - "Giocare contro Juve, Inter, Milan, in casa non ha bisogno di motivazioni particolari. Chiunque vorrebbe disputare un incontro del genere. Chi va in campo ha la fortuna di esserci. Ci saranno anche i nostri tifosi, anche se è un peccato che non possano venire tutti quelli che sarebbero potuti esserci. Non vedo perché prepararci diversamente, saremo motivati, non c'è molto di più da dire. La Juventus ha una rosa di giocatori che non ha  bisogno di presentazioni: livello enorme, rosa ampia e di qualità. Il momento magari è complicato, ma mi aspetto quanto visto con Malmoe e Milan nel primo tempo. Dobbiamo essere al massimo, fare la nostra partita poi vediamo che succede. Dobbiamo fare punti ora per giocarcela alla fine con le nostre dirette avversarie". 

SCELTE DI FORMAZIONE - "Kovalenko stava bene, ma a Venezia è stata una mia scelta scegliere Manaj trequartista. Purtroppo Kovalenko ci lascia per la prossima partita: ha un fastidio alla gamba sinistra, ma conto su di lui. Ogni settimana tutti hanno l’opportunità di mettersi in mostra. Modulo? Non do grande importanza, ci sono tante cose che contano e fanno funzionare una squadra. Ferrer mediano? Alla fine ha giocato perché in allenamento ha dimostrato di poterlo fare, si sente convinto di fare quel ruolo. Lo aveva già fatto, io non invento nulla. E' propositivo, aiuta gli altri e lavora tantissimo. Io e il mio staff mettiamo i giocatori in condizione di dare il massimo. A volte sbagliamo ma il nostro lavoro è questo". 


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