Terremoto verdetti, è scontro tra Figc e Lega Serie A
Sembrava si fosse arrivati a dama con l'ufficializzazione della ripresa dei campionati italiani. Ma da poche la Lega di Serie A ha scatenato un vero e proprio terremoto: colpa della delibera dove, in caso di nuova interruzione del campionato, verrà assegnato lo scudetto. Ma è soprattutto il tema delle retrocessioni a far discutere, visto che ci saranno solo se a stabilirle ci sarà l'aritmetica.
Un blocco delle retrocessioni, in poche parole. Una situazione che però impedirebbe anche le promozioni dalla Serie B, per scongiurare il rischio di una Serie A a 22 o 23 squadre. Come spiegato dall'edizione odierna del Corriere dello Sport, infatti, la Serie B si è già schierata in prima linea per l'eventuale battaglia, con il presidente Maurizio Stirpe (Frosinone), che minaccia una possibile class-action. Ma c'è di più, perchè il primo ad essere infuriato dalla mossa della Lega A è il presidente Figc Gabriele Gravina, pronto alla resa dei conti nel Consiglio Federale in programma domani.
Secondo Gravina si tratta di una mossa politica innescata da soli 3 club: Torino, Sampdoria e Udinese, a cui si sono aggiunti Genoa e Lecce. Gli altri club si sono accodati alla scelta solo per continuare a dare alla Lega una parvenza di unità. Ma nel Consiglio di lunedì si studieranno alternative nel caso in cui il campionato dovesse nuovamente fermarsi: il famigerato algoritmo e play off e play out, così come l'ultima proposta della Serie A. Anche se le possibilità che il blocco delle retrocessioni/promozioni possa passare è quasi pari allo zero, visto che i rappresentati di A in Consiglio sono solo 3 su 21.
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