Supercoppa Italiana, dalla sede di Inter-Juve al possibile cambio format: il punto
Quelle tra Inter e Juve non sono mai gare banali, ed è per questo che da sempre è chiamato "Il derby d'Italia". Una sfida che stavolta travalicherà la Serie A e si riproporrà anche in finale di Supercoppa Italiana (nerazzurri campioni d'Italia, bianconeri vittoriosi in Coppa Italia), ma che ancora non ha una sede. E proprio lo stadio che ospiterà la gara sarà uno dei temi caldissimi in Lega.
L'Arabia Saudita, dopo il contratto stipulato fino al 2022 per ospitare tre finali su cinque sul proprio territorio (nel 2018 si è giocato a Gedda e nel 2019 a Riyad), sta spingendo per far giocare Inter-Juve ancora in Medioriente, con il ricco Paese pronto a coprire interamente le spese che dovranno sostenere i due club in caso di via libera.
Una situazione, quella della gara prevista per il 22 dicembre, che però è in stallo, spiega calciomercato.com: la Lega Serie A vorrebbe cambiare sede sia per questioni di tempistiche che (soprattutto) per questioni televisive e politiche, visto che i rapporti tra Italia e Arabia Saudita sono più freddi dopo il blocco della vendita dei diritti tv della Serie A in Nordafrica e nel Medioriente. Colpa dell'abbandono di BeInSports, emittente qatariota in contrasto con i sauditi a causa dei ripetuti episodi di pirateria televisiva.
Ad ogni modo l'Arabia Saudita non ha intenzione di mollare la presa, anzi. I rappresentati del Regno saudita spingono per ospitare Inter-Juve mettendo sul piatto una nuova offerta da 200 milioni di euro per far giocare la Supercoppa in Arabia per i prossimi 6 anni. Ma non è tutto, perchè i sauditi vorrebbero anche un cambio di format sulla scia di ciò che accade in Spagna: allargare il tutto ad una Final Four, per spalmare le gare su più giorni e aumentare l'interesse degli sponsor... e quindi i soldi incassati.
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