Suarez, la ministra De Micheli ha provato a velocizzare la pratica. E la Juve aveva già l'accordo con il Pistolero
La Juventus aveva già un accordo con Luis Suarez, attaccante ora in forza all'Atletico Madrid e protagonista dell'esame farsa all'Università degli stranieri di Perugia per ottenere la cittadinanza italiana.
Come scrive oggi La Gazzetta dello Sport, il club bianconero aveva raggiunto un'intesa con l'uruguaiano sulla base di un minimo garantito di 7,5 milioni di euro l’anno unito alla possibilità, grazie ad alcuni bonus, di arrivare a quota 10 milioni. L'accordo - aggiunge ancora il quotidiano - prevedeva un rapporto di due anni con una clausola di recesso a favore della società dopo la prima stagione.
Intanto il dirigente della Juventus, Fabio Paratici, è indagato per «false dichiarazioni». L’11 novembre (come si legge in alcune parti del verbale pubblicate da La Nazione) dice di escludere «di aver avuto contatti con il Ministero dell’Interno o con altri Ministeri», però a due giorni di distanza la ministra delle infrastrutture, Paola De Micheli, riferisce davanti ai magistrati di aver avuto un contatto telefonico con Paratici, «concittadino e amico di infanzia» per «verificare se si potesse in qualche modo completare l’iter, chiedendomi a tale fine un supporto».
Negli atti sono presenti anche dei messaggi WhatsApp fra la ministra e Bruno Frattasi, il capo di gabinetto del ministero dell’Interno: «La Juventus mi chiede notizie di questa richiesta di cittadinanza - scrive la De Micheli - Mi aiuteresti?» . E in aggiunta: «Trattasi di un giocatore che la Juve vuole comprare. Non ha fatto l’esame perché sta da 10 anni in Europa. Ma non lo ha scritto nella domanda. Quindi mi consigli di mettere in contatto la Juve con un tuo dirigente per accelerare?».
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