Sostenibilità, razionalità e tanti prestiti: il modus operandi del Milan in sede di mercato
In un panorama economico pesantemente condizionato dal Covid, oggi più che mai fare quadrare i conti è di fondamentale importanza per una società calcistica. Il Milan ci lavora già da anni, ancor prima della pandemia, con un modus operandi chiaro e coerente.
Da qualche stagione a questa parte, le parole chiave in casa rossonera sono sostenibilità e attenzione negli investimenti. La dirigenza pesa con razionalità ogni investimento, spendendo con attenzione il denaro messo a disposizione dal fondo Elliott e puntando su una strategia di mercato chiara, ovvero quella dei prestiti. Il Diavolo non sperpera liquidità a caso ma valuta con pazienza e attenzione ogni giocatore e (di conseguenza) ogni investimento.
I colpi Rebic, Saelemaekers e Tomori ne sono l'esempio lampante: il Milan ha inizialmente acquistato questi giocatori in prestito per poi valutarli con calma e pensare solamente dopo all'eventuale riscatto del loro cartellino. Quella del Diavolo è una strategia mirata e ponderata che sta riproponendo anche con i Tonali, Dalot e Diaz. Il tutto all'insegna di razionalità e sostenibilità, ovvero le due condizioni fondamentali per il delicato momento storico che viviamo.
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