Stefano Fiore a 90min: "Il Derby della Capitale è unico. A pensarci mi viene la pelle d'oca"

Stefano Fiore of Lazio celebrates scoring
Stefano Fiore of Lazio celebrates scoring / Getty Images/Getty Images
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L'ex calciatore della Lazio Stefano Fiore si è raccontato in esclusiva a 90min in una lunga diretta Facebook nella quale ha parlato del suo periodo alla Lazio, dell'emozione di giocare un derby e dell'attuale allenatore dei biancocelesti e suo ex compagno di squadra Simone Inzaghi.

Parlando della Lazio Fiore ha dichiarato: "La Lazio ha rappresentato l'apice della mia carriera. Senza dubbio è stata la squadra più importante dove ho giocato e dove sarei voluto rimanere per più tempo e che però, purtroppo, per vari motivi ho dovuto lasciare. Lì ho vissuto i migliori anni della mia carriera ed ho tanti bei ricordi di quel periodo, come quello del goal segnato in finale contro la Juve".

Stefano Fiore of Lazio in action
Stefano Fiore of Lazio in action / Getty Images/Getty Images

L'ex giocatore biancoceleste ha poi parlato dell'esterna sfida tra Roma e Lazio ed ha ricordato il suo goal nel Derby della stagione 2002-2003 "Onestamente, a ricordarlo mi viene la pelle d'oca, è un sogno che diventa realtà. Ci sono partite che ti danno emozioni che non si possono descrivere a parole e che dovresti poter avere la fortuna di viverle per poter capire. Io oltre alla fortuna di viverle ho avuto anche il grandissimo privilegio di essere riuscito a segnare in una di queste ed è una cosa indescrivibile. Devo dire la verità, il goal è stato assolutamente casuale, ho creduto ad una follia di Jonathan Zebina, ci ho provato e mi è andata bene. Certamente non è tra i più belli che ho fatto in carriera però mi ha dato una scarica di adrenalina pazzesca, ho fatto una corsa fin sotto alla Curva Nord non pensando a nulla e non capendo neanche più quello che stavo facendo, volevo solo esprimere tutta la gioia e l'emozione che provavo. Il Derby di Roma non ha eguali, purtroppo non ho il metro di paragone perché non ho avuto la fortuna di giocarne altri altrettanto importanti, però quello della capitale è molto particolare. In quegli anni poi era sentito ancora di più perché le due squadre a cavallo del 2000 hanno vinto due scudetti e lottavano spesso per il vertice. In conclusione, ho un ricordo bellissimo, del goal magari no ma dell'azione e delle emozioni successive sicuramente si".


Infine ha parlato anche di Simone Inzaghi, attuale tecnico dei biancocelesti e suo ex compagno di squadra : "Sta bruciando le tappe sta diventando un allenatore importante in brevissimo tempo. La sua storia è particolare, stava andando a Salerno perchè la Lazio aveva scelto Marcelo Bielsa come allenatore poi salta tutto e lui si ritrova allenatore dei biancocelesti per caso. Poi certo, è stato bravo a cavalcare questo piccolo colpo di fortuna. Inoltre, lui è introdotto bene nell'ambiente, avendo speso tanti anni li da giocatore ed allenatore della primavera e quindi conosce bene la società.
Inzaghi è stato in gamba, ha sapiuto cogliere il momento e metterci del suo perchè questa Lazio, sopratutto nella stagione attuale, ha tanto di Simone, per esempio, mettere Luis Alberto tra i centrocampisti e togliere Marco Parolo è stata una sua idea. La squadra è cresciuta in maniera enorme e se riprendera il campionato, cosa che ci auguriamo tutti, sono certo che andrà fino in fondo nella lotta scudetto".


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