Stadio e nuovo direttore sportivo, per la Roma decidono tutto i Friedkin: nessuna delega

Chiuso (finalmente) il mercato in casa Roma resta ancora un nodo da sciogliere. Ed è di quelli importanti, molto importanti, visto che manca ancora un nuovo Direttore Sportivo dopo il licenziamento di Gianluca Petrachi. E Dan Friedkin, nuovo proprietario del club, già alle prese con i suoi manager per ripianare le perdite da record dell'ultimo bilancio (rosso da 204 milioni di euro), non ha assolutamente intenzione di delegare una scelta così importante come quella del diesse. Un punto di rottura rispetto alla "vecchia" gestione Pallotta, con un caos nei ruoli dirigenziali probabilmente mai visto da queste parti.

Come rivelato dal Corriere dello Sport, Dan e Ryan Friedkin, che comunque si sono confrontati con figure importanti del mondo del calcio che li hanno condotti a direttori sportivi altrettanto importanti, stanno facendo tutto da soli. Purtroppo hanno già ricevuto il no di Andrea Berta, diesse dell'Atletico Madrid, ma la sensazione è che comunque si pescherà all'estero.

I Friedkin, infatti, sono già stati nel Principato di Monaco per parlare con Luis Campos, oggi consulente del Lille e già cercato tramite Franco Baldini prima di Petrachi. Il portoghese piace, ma non vorrebbe muoversi dal Principato: un problema grande, perché Dan e Ryan vogliono un uomo di sport che viva e lavori a Trigoria seguendo la squadra tutti i giorni.

A Londra, dopo il consiglio del Milan, c'è stato anche l'incontro con Ralf Rangnick, che sembrava ad un passo dai rossoneri prima della conferma di Pioli. Il tedesco verrebbe di corsa, ma vuole un ruolo da padre padrone dell'area sportiva, anche con la possibilità di allenare. Ed è un altro problema. All'estero piacciono anche il direttore sportivo (ex allievo di Monchi) del Leeds Victor Orta, oltre al nigeriano ex Chelsea Michael Emenalo. Ultima, ma non meno importante, la questione stadio: Dan e Ryan Friedkin, dopo il primo incontro con la Sindaca Virginia Raggi, proseguono i contatti con Radovan Vitek (che acquisterà da Eurnova i terreni di Tor di Valle, la zona dove dovrebbe sorgere l'impianto).

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