Stadio della Roma, Tor di Valle sembra naufragare: la situazione
Quello di Tor di Valle, zona dove dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Roma, è un progetto che non si muove da 3.246 giorni. Non sono serviti cambi di giunte comunali e un progetto pesantemente ridisegnato, oltre che una nuova proprietà per il club giallorosso. Un tema centrale anche per il neo proprietario Dan Friedkin, che sta riscontrando le stesse difficoltà affrontate a suo tempo da James Pallotta.
Il 30 dicembre saranno passati 8 anni dalla presentazione del progetto del nuovo impianto (datato 2012), ma ogni giorno che passa il nuovo Stadio a Tor di Valle sembra sempre più un miraggio. Negli ultimi tempi si è parlato di diverse opzioni, ma secondo quanto rivelato da Calcio e Finanza per i Friedkin Tor di Valle resterebbe ancora quella principale, anche se ritenuta quasi impossibile da portare a termine. Oltre alle difficoltà burocratiche, infatti, si è aggiunto un altro problema. Nessuno investirebbe in epoca Covid soldi sul business park (per cui Parnasi, titolare di Eurnova poi arrestato avrebbe messo 300 milioni di euro) e Radovan Vitek, colui che avrebbe dovuto rilevare i terreni, si è sfilato.
Negli ultimi tempi sono pervenute tante proposte sul tavolo di Friedkin. Ma, a sorpresa, secondo l'entourage del texano l'unica altra ipotesi percorribile sarebbe lo Stadio Flaminio. Un impianto in totale stato di abbandono, ma in una zona centrale e su cui cadrebbe il vincolo della Soprintendenza sui lavori di ristrutturazione dopo il DL "Sblocca stadi". Servirebbe comunque il via libera della Politica, che abbiamo visto come sia difficile ottenere con la questione Tor di Valle. E alla fine non si può neanche scartare l'idea di rimanere all'Olimpico.
Segui 90min su Facebook, Instagram e Telegram per restare aggiornato sulle ultime news dal mondo della Roma e della Serie A.