Squadre internazionali (2000-2020): la Top 11 della Germania
Il ventennio 2000-2020 era iniziato malissimo per una delle Nazionali più forti e prestigiose della storia del calcio. Stiamo parlando dei nostri rivali, la Germania. La selezione tedesca, infatti, si è affacciata al nuovo millennio con un'eliminazione cocente a EURO 2000. Ultimo posto nel girone e subito a casa.
Un ventennio, però, che li ha visti protagonisti nella parte centrale. Lasciando stare il bis a EURO 2004, infatti, la Germania è arrivata fino in fondo al Mondiale 2002, piegandosi in finale solo al Brasile di Ronaldo il Fenomeno, è arrivata in semifinale nei due successivi, perdendo solo con i futuri vincitori e, infine, la finale di EURO 2008.
Tutti ottimi risultati, certo, ma che avevano lasciato l'amaro in bocca. Come si dice in questi casi, però, non si può sempre perdere e, così, nel 2014 gli uomini di Loew conquistano il quarto Mondiale della loro storia e, successivamente giungono in semifinale di EURO 2016. Come la chiusura di un cerchio, tuttavia, la Germania, in assenza di EURO 2020, chiude il ventennio come l'aveva iniziato. Esce immediatamente, ai gironi, ai Mondiali 2018 e nella neo nata Nations League debutta con una retrocessione (poi ripescata). Oltre agli ottimi risultati, comunque, la nazionale tedesca, in questo ventennio, può essere orgogliosa di aver avuto grandissimi talenti. Vediamo, infatti, la top 11 del ventennio.
Portiere - Oliver Kahn
In molti si sarebbero aspettati Manuel Neuer e avete ragione dato che l'attuale estremo difensore del Bayern è stato, forse, il miglior portiere degli ultimi anni. Tuttavia bisogna ricordare che nel Mondiale 2002, quello in Corea del Sud e Giappone, la Germania arriva a giocarsi l'ultimo atto, soprattutto, grazie a un uomo, Oliver Kahn. Uno dei migliori portieri della storia, nonchè il miglior giocatore (in generale) di quel mondiale. Il primo estremo difensore a vincere quel trofeo.
Terzino destro - Joshua Kimmich
Come terzino destro abbiamo scelto uno dei talenti migliori degli ultimi anni sfornati dalla fertile terra tedesca, Joshua Kimmich. Il tuttofare del Bayern Monaco, infatti, è entrato nel giro della nazionale solo nel 2016 e, di conseguenza, ha affrontato il peggior momento del ventennio della Germania. Tuttavia, come ricordato poc'anzi, è uno dei pilastri del futuro della selezione di Joachim Loew. D'altra parte, nonostante sia stato adattato a fare il terzino, ricorda un grande laterale tedesco, Philipp Lahm.
Difensore centrale - Jerome Boateng
Dopo esser stato praticamente scartato dal Manchester City, il fratello di Kevin Prince si è imposto come uno dei centrali difensivi più importanti di tutto il panorama mondiale sia con il Bayern Monaco (tanto per cambiare) sia con la nazionale tedesca. A differenza del fratello, infatti, Jerome ha deciso di difendere i colori di dove è nato e non delle sue origini, vincendo da protagonista il Mondiale 2014, in coppia con Mats Hummels, poi ritrovato anche nel club.
Difensore centrale - Mats Hummels
Hummels, appunto. L'altro centrale di quella formazione che nel 2014 dominò, portandosi a casa il mondiale. A differenza del compagno, però, non arrivò in Brasile come giocatore del Bayern Monaco, anzi. Cresciuto nelle giovanili della squadra della Baviera, infatti, Hummels si trasferì giovanissimo nel Borussia Dortmund, una squadra di seconda fascia, in quel momento. Poi, però, arrivò Klopp, allenatore emergente, che cambiò le sorti, non solo del Borussia riportato sul tetto di Germania e quasi d'Europa, ma anche dello stesso Hummels. Con l'attuale allenatore del Liverpool, il centrale si impose come uno dei migliori al mondo grazie alla sua capacità di rompere il gioco avversario, ma anche di primo costruttore delle trame della sua squadra. Uno dei primi registi difensivi.
Terzino sinistro - Philipp Lahm
A chiudere il quartetto difensivo non poteva che essere uno dei migliori laterali della storia della Germania e non solo, Philipp Lahm. Destro che per molti anni, a causa della presenza di Sagnol, ha giocato, e bene, a sinistra. Capitano, inoltre, della nazionale del 2014 che l'ha visto ampliare ancor di più il suo raggio d'azione. Con l'arrivo di Guardiola sulla panchina del Bayern Monaco, infatti, Lahm è stato sperimentato centrocampista per la sua capacità di smistare i palloni, esperimento riuscito e riprovato anche in nazionale.
Centrocampista centrale - Michael Ballack
Dopo Oliver Kahn, un altro della vecchia guardia. Insieme all'estremo difensore, d'altronde, è lui il giocatore più importante e rappresentativo degli anni 2000 della Germania. Stiamo parlando di Michael Ballack, uno dei migliori centrocampisti di quell'epoca. Un giocatore che in mezzo al campo poteva ricoprire ogni ruolo grazie alla sua abilità nel recupero e giro palla e la sua dote negli inserimenti. Unica pecca, non aver vinto nulla con la Germania.
Mezzala destra - Bastian Schweinsteiger
Al lato destro del regista Ballack, schieriamo un altro grande centrocampista degli anni 2000, Bastian Schweinsteiger. Bandiera del Bayern Monaco con cui ha fatto tutta la trafila, debuttando nel 2002 e andando via solo nel 2015, Schweinsteiger è stato un pilastro della nazionale tedesca di questo ventennio. Ha esordito con la maglia della rappresentativa del suo Paese nel 2004 e, già nel 2006, a soli 22 anni, ne era uno dei titolarissimi. Ruolo ricoperto anche a Brasile 2014. Si ritira, da capitano, nel 2016 lasciando umilmente spazio alle nuove leve, tra le lacrime sue e del popolo tedesco.
Mezzala sinistra - Toni Kroos
Al lato sinistro di Ballack, invece, l'erede dei due, Toni Kroos. Anche in questo caso, infatti, stiamo parlando di uno dei centrocampisti più forti della sua generazione. Non a caso, lasciato il Bayern, si trasferisce al Real Madrid, dove assieme a Modric compone una mediana da sogno che, infatti, vince qualsiasi trofeo. Inoltre è stato grande protagonista nel Mondiale 2014, dove, svolgendo il ruolo di trequartista, ha servito palloni deliziosi ai compagni.
Trequartista - Thomas Muller
Come trequartista dietro alle due punte in questo 4-3-1-2, abbiamo scelto il jolly offensivo, Thomas Muller. Era impossibile escludere il prodotto del settore giovanile del Bayern Monaco. Il numero 25 bavarese, infatti, è stato assoluto protagonista in nazionale fin dal suo esordio nel 2010. Già quell'anno, a soli 21 anni, diventa capocannoniere del mondiale con 5 reti e vince il premio di miglior giovane della competizione. Si ripete, poi, nel 2014 siglando altri 5 gol che ne fanno uno dei tre giocatori della storia ad andare a segno 5 volte in due mondiali.
Centravanti - Miroslav Klose
Uno dei tre giocatori a segnare almeno 5 gol in due edizioni dei mondiali è proprio lui, Miro Klose. L'ex attaccante della Lazio, nonostante chiare origini polacche, è entrato nella storia della Germania e anche del calcio. Con 137 presenze, infatti, dietro solo a Matthaus, è il secondo calciatore con più gettoni in nazionale e con 71 gol è il miglior marcatore di sempre. Inoltre è stato il capocannoniere del Mondiale 2006 e con 16 marcature in 4 mondiali è il miglior realizzatore della storia della competizione più importante del calcio.
Seconda punta - Lukas Podolski
In vent'anni sono passati tanti buoni attaccanti nella nazionale tedesca. Pensiamo a Oliver Bierhoff e Timo Werner, solo per fare due nomi. Abbiamo voluto premiare, però, un giocatore di grande qualità (non sfruttata a dovere), sempre presente dal 2006. Ad appena 19 anni, infatti, l'altro attaccante di origini polacche, fu convocato da Klinsmann che vinse la scommessa dato che Podolski vinse il premio di miglior giovane. Sembrava l'astronascente, non ha rispettato le aspettative a pieno, vero, ma in nazionale ha sempre dato il suo contributo, presente anche nei 23 campioni del mondo nel 2014.
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