Squadre internazionali (2000-2020): la Top 11 dell'Olanda
Di Marco Deiana
Il ventennio 2000-2020 dell'Olanda è stato da eterni secondi. O meglio, è mancata la ciliegina sulla torta ad una delle generazioni più importante della nazionale orange. Gli olandesi infatti hanno sfiorato la vittoria del Mondiale nel 2010, perdendo in finale contro la Spagna; mentre recentemente hanno avuto la chance di vincere la Nations League ma sono usciti sconfitti nella finalissima contro il Portogallo.
Dal 2000 ad oggi l'Olanda ha avuto modo di disputare quattro Mondiali su cinque e quattro Europei su cinque. A parte il secondo posto a Sud Africa 2010, gli orange hanno ottenuto un terzo posto al Mondiale successivo in Brasile (2014) e una doppia semifinale europea in casa nel 2000 (eliminata da noi italiani) e nel 2004 in Portogallo.
In questi vent'anni l'Olanda ha sfornato una quantità industriale di talenti. Sarà mancata pure la ciliegina sulla torta ma nella redazione di 90min abbiamo trovato non poche difficoltà a trovare una Top 11 da schierare - ipoteticamente - in campo.
Portiere - van der Sar
A difendere i pali dell'Olanda versione 2000-2020 abbiamo scelto Edwin van der Sar. Il portierone olandese ha difeso i pali di Ajax, Juventus e Manchester United durante la sua carriera. Certo, non sempre è stato super affidabile (e ne sanno qualcosa soprattutto i tifosi bianconeri) ma in generale è stato un buon para rigori e soprattutto ha guidato bene la difesa orange durante la sua esperienza in Nazionale. D'altronde stiamo parlando di un calciatore che conta 130 presenze con la maglia dell'Olanda e 665 minuti di imbattibilità internazionale con gli orange.
Terzino destro - Michael Reiziger
In Italia non abbiamo un buon ricordo del terzino olandese. Di sfuggita ha vestito la maglia del Milan, squadra che ha sempre avuto un particolare amore nei confronti degli olandesi. In rossonero però diciamo che non è stato particolarmente apprezzato e le sue prestazioni sono state ben al di sotto delle aspettative. Un po' più fortunata la sua esperienza con il Barcellona. Con l'Olanda invece ha collezionato in totale 72 presenze e nel ventennio 2000-2020 ha disputato solamente gli Europei 2000 e 2004, abbastanza per conquistarsi un posto in questa Top 11 olandese.
Centrale difensivo - Jaap Stam
Un nome, una garanzia. E in Italia lo conosciamo molto bene avendo vestito le maglie di Lazio e Milan, oltre a quelle del PSV, del Manchester United e dell'Ajax. Difensore roccioso e insuperabile. Un muro. In Serie A ha vissuto stagioni di grande splendore e ha difeso i colori dell'Olanda in 66 occasioni. Nel ventennio 2000-2020 ha disputato solamente tre tornei internazionali: due Europei (2000 e 2004) e un Mondiale (2002). Ma è impossibile escluderlo da questa formazione.
Centrale difensivo - Virgil van Dijk
Tenetevi forte. L'insuperabile difensore del Liverpool - arrivato forse con un pochino di ritardo nel calcio che conta - non ha ancora disputato un torneo internazionale con la maglia dell'Olanda, ad esclusione della Nations League, dove da capitano ha trascinato la sua Nazionale fino alla finalissima, poi persa contro il Portogallo. Per il resto nelle sue (per ora) 33 apparizioni con la maglia orange ha disputato amichevoli e qualificazioni a Euro 2016 e al Mondiale 2018. Ma è sicuramente uno dei migliori difensori al mondo del ventennio 2000-2020, quindi il suo posto nell'Olanda degli ultimi vent'anni è assicurato.
Terzino sinistro - Giovanni van Bronckhorst
A sinistra c'è spazio per un terzino di spinta che nella sua carriera ha fatto le fortune di Feyenoord e Barcellona, ma ha vestito anche le maglie di Rangers e Arsenal. Con l'Olanda conta oltre 100 presenze (106 per l'esattezza) e nel ventennio 2000-2020 ha difeso i colori del proprio Paese in tre Europei (2000, 2004 e 2008) e due Mondiali (2006 e 2010). Apprezzato in patria e fuori per il suo rendimento costante. La fascia mancina è sua.
Centrocampista centrale - Edgar Davids
Dopo essersi fatto conoscere in Europa con la maglia dell'Ajax, il buon Davids ha girato il Nord Italia passando dal Milan all'Inter (esperienze non eccezionali) con in mezzo la grande avventura alla Juventus, quella più importante della sua carriera. Ha vestito inoltre le maglie di Barcellona, Tottenham e Crystal Palace. Probabilmente non ha neanche necessità di essere presentato. È stato uno dei primi centrocampisti completi (a modo suo): uno giocatore di corsa e quantità ma con una qualità tecnica eccezionale. Nel ventennio 2000-2020 ha disputato solamente due Europei (2000 e 2004). In totale con la maglia olandese ha disputato in totale 74 presenze.
Mezzala destra - Clarence Seedorf
Uno dei centrocampisti più forti di sempre. Ha vestito le maglie di Inter, Milan, Real Madrid e Ajax, oltre a quella della Sampdoria dei tempi d'oro. Giocatore intelligente tatticamente, forte fisicamente (nonostante i 176 centimetri d'altezza), tecnicamente eccellente. Unico. Ovunque sia andato ha lasciato ottimi ricordi. E nella formazione olandese del ventennio 2000-2020 non poteva sicuramente mancare. Con l'Olanda ha collezionato in totale 87 presenze.
Mezzala sinistra - Wesley Sneijder
Un po' adattato come mezzala sinistra. Ma in questo 4-3-3 c'è talmente tanta qualità che i giocatori sono intercambiabili e possiamo metterli dove vogliamo. Sneijder lo conosciamo bene in Italia. È stata la ciliegina sulla torta della campagna acquisti dell'Inter pre Triplete. Arrivato quasi inaspettatamente dal Real Madrid, ha fatto le fortune dei nerazzurri e di José Mourinho. E con l'Olanda? Vi butto lì solo un numero: 134 presenze. È il calciatore con più presenze con la maglia orange. E nel 2010 è stato ad un passo dal Pallone d'Oro. Probabilmente se avesse vinto la finale del Mondiale 2010 (dopo il triplete con l'Inter) contro la Spagna, l'ambito trofeo personale sarebbe finito nella sua bacheca.
Ala destra - Arien Robben
Che giocatore! Prevedibile ma imprendibile. Prevedibile perché ha costruito la sua carriera nella sua giocata migliore: partenza dall'out destro, finta di andare verso il fondo per poi accentrarsi e crossare o - ancora meglio - concludere in porta di potenza o a giro. Dall'esordio fino al ritiro. Sempre la stessa giocata. Prevedibile eh, ma in pochi sono riusciti a fermarlo. Dopo aver girato l'Europa tra PSV, Chelsea e Real Madrid, ha trovato il suo habitat naturale in Germania al Bayern Monaco. Qui ha vinto trofei su trofei. Abbastanza naturale inserirlo nell'Olanda del ventennio 2000-2020. In questo lasso di tempo ha disputato tre Mondiali (2006, 2010 e 2014) e tre Europei (2004, 2008 e 2012). Vicecampione del Mondo nel 2010.
Seconda punta - Dennis Bergkamp
Poteva mancare l'Olandese non volante? Per chi se lo stesse chiedendo, questo soprannome deriva dalla sua paura di volare. Ma in campo non aveva paura di nulla. Anzi, a dirla tutta metteva paura ai difensori avversari per la sua immensa classe e l'imprevedibilità. Nei club ha fatto le fortune di Ajax e Arsenal, un po' meno dell'Inter che l'ha avuto in rosa per due stagioni nella prima metà degli anni '90 senza mai dare l'impressione di poter dominare in Serie A. Poi si è preso la rivincita in Premier League con la maglia dei Gunners. Con l'Olanda ha collezionato 79 presenze e 37 gol. Nel ventennio 2000-2020 ha disputato solamente l'Europeo di casa nel 2000 (terminato in semifinale contro l'Italia).
Attaccante - Robin van Persie
Con la maglia dell'Olanda ha avuto una media gol di una rete ogni due partite: 102 presenze e 50 gol. Numeri da fantascienza se consideriamo per esempio che in Italia il record di gol lo detiene ancora Gigi Riva dagli anni '60-70 e nessuno è riuscito ad avvicinarsi a lui. Abbastanza scontato quindi inserire van Persie come terminale offensivo dell'Olanda del ventennio 2000-2020. Con gli orange ha disputato i Mondiali 2006, 2010 e 2014 (conquistando un secondo e un terzo posto), e gli Europei 2008 e 2012. Con i club ha fatto le fortune di Feyenoord e Arsenal, e ha vestito anche le maglie di Manchester United e Fenerbahce.