Squadre internazionali (2000-2020): la Top 11 dell'Argentina
L'Argentina è anima, cuore, passione. È Diego Armando Maradona, Lionel Messi. È l'essenza della qualità abbinata alla cattiveria agonistica, un popolo che fa della povertà la sua maggiore ricchezza per scacciare il temibile incubo del pregiudizio. La Seleccion albiceleste ha irradiato la propria storia con la conquista di due Mondiali ('78 e '86), 14 Coppe America e una Confederations Cup in Arabia Saudita nel '92. Tra i campioni che hanno lasciato il segno, ecco la top 11 argentina (2000-2020) di 90min.
Portiere - Romero
Sergio Romero è considerato uno dei migliori portieri nella storia del calcio argentino, tanto da guadagnarsi palcoscenici importanti in carriera con le maglie di Monaco e Manchester United, anche se il suo rilancio personale inizia dalla Serie B disputata nelle file della Sampdoria. El Chiquito, il ragazzino che tra il 2007 e il 2008 porta al collo le medaglie d'oro dei Mondiali Under 20 in Canada e delle Olimpiadi di Pechino. Con il passare degli anni, però, solamente gioie da eterno secondo come ai Mondiali 2014 in Brasile e nelle edizioni di Copa America del 2015 e 2016.
Terzino destro - Javier Zanetti
Javier Zanetti è stato bandiera dell'Inter e della nazionale argentina, di cui è il secondo calciatore con il maggior numero di presenze nella storia. Nel 2004, oltre a raggiungere la finale di Copa America (risultato bissato nel 2007 in Venezuela) viene inserito dal grande Pelé nella lista dei 125 calciatori più forti in attività.
Centrale difensivo - Roberto Ayala
Nel palmares di Roberto Ayala con la maglia albiceleste c'è soltanto una medaglia d'oro conquistata alle Olimpiadi di Atene nel 2004. Il suo curriculum parla chiaro: tredici anni in nazionale, 115 presenze ufficiali e sette reti realizzate. Peccato per quello sfortunato autogol causato nella finale di Copa America del 2007 contro il Brasile, triste epilogo della sua avventura con l'Argentina.
Centrale difensivo - Nicolas Otamendi
Nicolas Otamendi è sinonimo di fisicità, dote che lo ha consacrato miglior difensore della Liga al termine della stagione 2014/15 e gli ha permesso di approdare al Manchester City, guadagnando di conseguenza la titolarità in nazionale. Secondo posto in Copa America nel 2015 nel 2016, El General sogna di raggiungere le 100 presenze in albiceleste. Gliene mancano trenta.
Terzino sinistro - Juan Pablo Sorín
Carriera fatta di alti e bassi quella di Juan Pablo Sorin, che vanta l'onore di essere l'unico calciatore ad aver vinto nella stessa stagione (1995/96) una coppa continentale per club con due diverse squadre: la Champions League con la Juventus e la Copa Libertadires con il River Plate. Con l'Argentina conta un Mondiale Under 20 in Qatar nel 1995 e, sempre nel medesimo anno, una medaglia d'oro ai Giochi panamericani.
Centrocampista centrale - Esteban Cambiasso
Ex centrocampista di sostanza e qualità, Esteban Cambiasso ha disputato con la nazionale argentina una Confederations Cup nel 2005, un Mondiale nel 2006 e due Cope America nel 2007 e nel 2011. Con l'Under 20 albiceleste ha vinto un Mondiale e due campionati sudamericani di categoria. El Cuchu è peraltro a un passo da Lionel Messi: con 25 trofei vinti è il secondo calciatore argentino più vincente di tutti i tempi dietro alla Pulce.
Centrocampista centrale - Javier Mascherano
Quindici anni nell'albiceleste per un totale di 147 presenze e tre gol. È lui il calciatore con più presenze di tutti. Nel 2018 l'addio al calcio che conta, ossia ad Argentina e Barcellona, emigrando prima in Cina all'Hebei e poi avviandosi alla conclusione della sua illustre carriera in patria, all'Estudiantes. Con l'Argentina ha partecipato a quattro Mondiali (2006, 2010, 2014, 2018) e cinque Cope America (2004, 2007, 2011, 2015, 2016).
Esterno d'attacco destro - Lionel Messi
Che dire di Lionel Messi, uno dei fuoriclasse del nostro calcio? L'unico rammarico nella carriera della stella del Barcellona è il fatto di non aver lasciato il segno in nazionale, come fece Maradona. Leo ha sempre sfiorato il successo, lo ha accarezzato, ma la sorte (in tal senso) gli è stata avversa. Un trofeo con la sua nazionale sarebbe la ciliegina sulla torta. Una torta davvero straordinaria.
Trequartista centrale - Juan Roman Riquelme
Juan Roman Riquelme parlava poco e agiva tanto. Ciò che gli riusciva meglio era dimostrare sul campo tutta la sua qualità, che gli ha garantito un posto in nazionale dal 1997 al 2009 e nell'Olimpo dei grandi: quattro volte calciatore argentino dell'anno e una calciatore sudamericano dell'anno. Mondiale Under 20 nel '97 e oro olimpico a Pechino nel 2008, Riquelme fa parte dei talenti più influenti dal 2000 in poi.
Esterno d'attacco sinistro - Angel Di Maria
La storia calcistica di Angel Di Maria parla da sé. Benfica, Real Madrid, Manchester United e infine Paris Saint-Germain, lista di club a cui si aggiunge la presenza fissa in nazionale dal 2008 con il muro delle 100 gare ufficiali sfondato. Gli unici due successi con l'Argentina riguardano il Mondiale Under 20 nel 2007 e le Olimpiadi di Pechino nel 2008. La sua tecnica, che non risente dell'età, può permettergli ancora diversi anni a grandi livelli. Un fattore in più per essere determinante con la maglia del suo paese.
Attaccante centrale - Gabriel Omar Batistuta
Una carriera basata sull'Italia, tra Fiorentina, Roma e Inter, senza dimenticare le origini sudamericane, più precisamente argentine. Le stesse che immetteva nell'esultanza della mitragliatrice, tanto celebre quanto discussa in tutto il mondo. Un modo duro e aggressivo che rispecchiava la sua grinta sotto porta, un cinismo privo di eguali. Non è una coincidenza che Gabriel Omar Batistuta risulti il secondo miglior finalizzatore nella storia della nazionale albiceleste, che ha portato al trionfo in ben tre occasioni: due Cope America (Cile '91 ed Ecuador '93) e una Confederations Cup in Arabia Saudita, nel '92.
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