Squadra solida e pragmatica o confusa ma fortunata: qual è la vera Juve?

Bremer, Manuel Locatelli
Bremer, Manuel Locatelli / Francesco Pecoraro/GettyImages
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La Juventus esce distrutta dal match del Maradona contro il Napoli. Il club azzurro ha vinto per 5-1, interrompendo la striscia di vittorie consecutive bianconera. La spedizione campana ha lasciato l'amaro in bocca alla formazione di Allegri, che non solo ha registrato una sconfitta roboante ed evidente ma ha anche subito reti dopo otto incontri.

Finora si è trattato di fortuna o di semplice pragmatismo? Dopo un filotto di successi la Juve subisce un cazzotto violentissimo, anzi cinque, nello stomaco. Le differenze con il Napoli si sono viste: da un lato un club che pratica calcio, dall'altro invece una squadra che ha fatto del "corto muso" il suo marchio di fabbrica, magari anche con un'elevata fiducia che si è rivelata fatale per la catastrofe. La scelta di lanciare subito Chiesa non è stata producente, e come se non bastasse la difesa - caratterizzata dagli errori di Bremer - non ha fermato una marea azzurra semplicemente irresistibile.

Arkadiusz Milik
Juventus / Francesco Pecoraro/GettyImages

Inutile girarci attorno, la Juve è una squadra pratica e non teorica, una squadra che non propone una determinata idea di calcio ma che si limita a gestire il risultato e vincere di misura. Una Juve che - di fronte a un avversario più tecnico e organizzato - è stata subito spazzata via. La prestazione di Napoli ha sottolineato anche che puntare sull'usato sicuro e protagonista degli ultimi successi non è stata una mossa azzeccata. Il film horror del Maradona attesta il fatto che l'idea calcistica di Allegri è chiaramente superata e conferma anche che senza giocatori di una certa caratura non si va da nessuna parte.

La striscia di vittorie è solo un caso, e per come è arrivata non c'era affatto da essere sorpresi di una debacle contro la capolista. Ai tifosi bianconeri non resta dunque che ringraziare Spalletti per aver aperto loro gli occhi. Allegri è salvato dalla sua condizione contrattuale e il minimo che può fare è provare - almeno dal punto di vista tecnico - a proporre qualcosa di nuovo. Non bastano le chiacchiere da bar sull' "utilità del risultato", stavolta bisognerebbe parlare di soluzioni e idee. Quelle che mancano a questa Juve che - in un certo senso - rivedendo le prestazioni con Lecce, Cremonese, Udinese e Verona è stata baciata dalla fortuna. Ora come ora - probabilmente - smarrita, a causa della confusione generatasi dall'ultimo e non proprio inaspettato k.o..