Spogliatoio spaccato e insulti tra calciatori: tensione massima in casa Juventus
La Juventus è in ritiro fino al giorno del derby col Torino. La decisione presa dopo la sconfitta in Champions League contro il Maccabi Haifa servirà a Massimiliano Allegri per capire su quali calciatori puntare e su quali, invece, non fare affidamento.
I problemi all'interno dello spogliatoio sono evidenti e non sarà semplice risolverli, soprattutto perché il fronte degli oppositori del tecnico bianconeri rappresentano anche i pezzi pregiati della rosa. A partire da Alex Sandro, Juan Cuadrado e Leonardo Bonucci. E concludendo con Angel Di Maria, Leandro Paredes e Paul Pogba che sembrano vivere con distacco le vicende juventine pensando più al Mondiale in Qatar. Inoltre, come riportato da Tuttosport, prima della sfida in Israele sarebbero volati alcuni insulti reciproci tra i calciatori.
A fare chiarezza è La Gazzetta dello Sport: “Quanto al ritiro, Allegri e club lo considerano utile e ne avevano già parlato dopo il k.o. di San Siro, ma non tutti i giocatori la pensano così. La frattura tra tecnico e squadra esiste e andrà sanata in questi giorni. La critica che da molti viene mossa a Max è di confrontarsi poco coi suoi uomini e di non allenarli bene, lasciando troppo al caso e all’improvvisazione, mentre in questo momento servirebbero più certezze in campo, che passano attraverso il gioco. Inoltre la scelta del tecnico di puntare il dito sempre contro i giocatori, sottolineando solo gli errori individuali senza mai fare un minimo di mea culpa, ha contributo a togliere fiducia a diversi bianconeri, soprattutto a quelli più giovani, che adesso sono entrati in un loop di negatività e hanno dubbi su tutto, anche sul proprio valore. Tutte questioni su cui squadra e allenatore dovranno confrontarsi per ritrovare quella compattezza e quella voglia di lottare tutti insieme che in Israele non si è vista".
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