Spezia, Pobega si racconta: "Maldini mi ha spronato a fare bene. Tifavo Juve, ora voglio tornare al Milan"
Tommaso Pobega, giovane centrocampista dello Spezia ma in prestito dal Milan grande rivelazione di questo inizio di stagione, si racconta a 360 gradi tra passato, presente e futuro in un'intervista con La Gazzetta dello Sport.
"Maldini prima di mandarmi in prestito allo Spezia mi ha fatto l'in bocca al lupo spronandomi a far bene perché il Milan continua a seguirmi. È lì che voglio tornare. Prima di andare a Spezia ho giocato contro Monza e Vicenza in amichevole e lì mi sono accorto che il Milan era pronto per il salto di qualità. È una grande squadra. Da giocatore del Milan mi è spiaciuto giocare con lo Spezia in un San Siro deserto. È stato molto triste", queste le parole di Pobega.
Il giocatore ha poi proseguito: "Da bambino ero juventino. Nel 2012 Cagliari-Juve fu giocata a Trieste e io ero uno dei raccattapalle: quella sera la Juve di Conte vinse lo scudetto. Poi ho fatto il raccattapalle anche a San Siro. Sono passato al Milan a 14 anni. L'ho vissuta come una bellissima esperienza, ma è stata dura: a Trieste ero la stellina, all'inizio al Milan giocavo poco. Il secondo convitto era attaccato allo stadio: dalla finestra vedevo San Siro. Da piccolo il mio giocatore preferito era Bastian Schweinsteiger, mi piaceva come si muoveva in campo".
Il centrocampista dello Spezia ha poi concluso: "Sono una mezzala ma all’occorrenza posso fare altro, dipende dal contesto. La qualità è caratteriale: do sempre tutto, sono un lavoratore. Mi piace mettermi a disposizione della squadra e garantire intensità, impegno, aiuto: fin da bambino ero così. Il primo gol in Serie A l'ho segnato a Buffon: io ho 21 anni, lui 42, il doppio. Strano eh. Nel calcio italiano ora c'è più spazio e fiducia nei giovani".
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