Spezia-Milan, cosa non ha funzionato nel naufragio rossonero? L'analisi

Spezia-Milan
Spezia-Milan / Gabriele Maltinti/Getty Images
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Milan completamente in black-out, soffocato da uno Spezia clamoroso. Il match di sabato, che doveva essere solo una riprova per la squadra di Pioli, ha visto i rossoneri cadere rovinosamente per 2-0: prestazioni sottotono, insufficienti e ingiustificabili, che contrastano con i meriti dello Spezia che ha condotto una partita eccellente dall'inizio alla fine.

Calciatori senza ritmo, che giocavano a luci spente e senza impegno. Il peso e l'onere dei primi in classifica ha lasciato il posto al pressappochismo di chi sottovaluta l'avversario. Mossa fatale per il Milan, che è stato sopraffatto senza riuscire a tirar fuori la testa dal pressing, senza aria e sopratutto senza idee. Con una classifica dagli spazi striminziti, la squadra di Pioli, che almeno su carta era la più agevolata tra le big in questa settimana di campionato, doveva necessariamente vincere e mettere distanza, soprattutto in previsione del derby. Una performance complessiva costellata da sgrammaticature, duelli persi, ritmi inconsistenti ed errori su errori.

Difficile selezionare i peggiori in campo quando un'intera squadra affonda nella propria insufficienza senza dare neanche uno spunto positivo, eppure due giocatori sono riusciti ad emergere distinguendosi negativamente nel marasma di imprecisioni: Dalot e Calhanoglu. Dalot disastroso, commette solo errori, sbaglia tutto candidandosi come uno dei più inadeguati della serata. Il giocatore turco fa anche peggio: dopo mesi di trattative con la dirigenza rossonera in cui cerca di stiracchiare il suo stipendio, forte della sua evoluzione tecnica e delle ottime prestazioni, Calhanoglu non solo non riesce a dimostrarsi all'altezza della partita, ma non ci prova nemmeno. Passeggia nel campo senza contribuire, svogliato e senza idee, uno spettro del giocatore visto mesi fa.

Da citare sicuramente anche i meriti dello Spezia, che è riuscito ad ingabbiare il Milan spegnendo ogni fonte di gioco. La squadra di Vincenzo Italiano ha mantenuto un baricentro altissimo e un ritmo di gioco che ha estenuato il Milan non solo fisicamente ma anche al livello tattico, lasciandolo completamente senza idee. Un perfetto gioco corale che ha spinto per tutti i 90 minuti: tra le varie lodi, una in particolare va ad Agudelo, colui che innesca la prima azione decisiva e si dimostra impeccabile, impensabile ed imprendibile per i giocatori rossoneri che lo hanno sofferto come una vera spina nel fianco. In generale il Milan ha subito passivamente l'intensità dettata dallo Spezia, una frequenza alla quale sono rimasti sordi e impreparati, brancolando in campo senza una via d'uscita e con un avversario che nel primo tempo ha preso le misure, e nel secondo, con merito, ha espugnato la porta.


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