Spalletti: "Napoli merita una squadra di livello. Scudetto? Potevamo fare di più"

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti / Gabriele Maltinti/GettyImages
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Una chiacchierata insolita quella che ha visto per protagonista Luciano Spalletti. Il tecnico del Napoli è stato infatti intervistato dai microfoni di Sky Sport durante la festa a tema anni '70 tenutasi nella sua tenuta. Spalletti ha parlato del suo primo anno sulla panchina dei partenopei e dei propositi per la prossima stagione. Ecco le sue dichiarazioni.

Cosa si aspetta dalla prossima stagione?
"Quando alleno una squadra, i miei calciatori sono tutto: quel che può fare la differenza quest'anno è che sono in una città che ha questa passione infinita per questi colori. Per un tentativo di fare cose importanti".

Sulla piazza e le responsabilità:
"Noi dobbiamo stare al gioco. Dobbiamo prendersi le responsabilità che vuole la piazza, e che naturalmente merita anche una squadra di alto livello, come quella del Napoli. Quindi abbiamo tutti delle aspettative e vogliamo fare come l'anno precedente".

Sullo Scudetto:
"E se chiederanno lo scudetto? Non sarebbe nulla di nuovo (ride, ndr). Vista la stagione precedente, con grandi risultati e grandi partite. Siamo stati in un piazzamento Champions da quando siamo partiti e ci siamo arrivati con largo anticipo. Poi ci sono delle partite dove potevamo fare qualcosa di più, quelle fanno male a tutti".

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti / Francesco Pecoraro/GettyImages

Non sarà facile:
"Però poi bisogna considerare il percorso importante di crescita della squadra, su campi difficilissimi. È chiaro che ora si aspettano tutti che vengano rifatte quelle vittorie, però non è facile: non si parte a +9 dalla Juve e con quella distanza da Roma e Lazio, quindi rientrare fra le prime quattro sarà difficilissimo".

Lottare:
"Poi se siam bravi come l'anno scorso, dobbiamo ripeterci e provare a lottare con le squadre in alto in classifica. Tutto abbastanza normale".

Sul portiere:
"Il portiere deve saper giocare coi compagni e dev'esser bravo coi piedi. Il futuro dei portieri per me è che addirittura uscirà fuori dalla lunetta, nessuno vuole un portiere che non sappia giocare con i piedi. Poi è giusto che debba anche saper parare. Ma su un gol subito per un portiere che esce e sbaglia, ce ne sono 10 di gol fatti grazie al suo apporto alla manovra".


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