Spalletti: "CR7? La società pensa a tutte le soluzioni. Raspadori è entrato bene"
Finisce 0-0 il posticipo della terza giornata di Serie A tra Fiorentina e Napoli. I partenopei salgono a quota 7 punti, ma vincendo si sarebbero potuti portare al primo posto in classifica in solitaria. Al termine del match del Franchi, Luciano Spalletti è stato intervistato dai giornalisti di DAZN che gli hanno chiesto un parere sulla prestazione dei suoi; ecco le parole del tecnico:
Sugli screzi con la panchina della Fiorentina:
"Dall'inizio alla fine della partita, con bambini a due metri, continuano a dire certe cose di una maleducazione incredibile. Sono maleducati professionisti".
Ai difensori chiedeva più palle lunghe?
"Di palle lunghe ne abbiamo giocate tantissime, è che Osimhen non sa gestire la palla addosso e non sa trovare lo spazio. La Fiorentina ti marca uomo contro uomo, siamo stati poco bravi a liberarci e a fare quale buon passaggio da dietro. Abbiamo perso tanti palloni e tanti duelli. Se metti in condizione l'attaccante, hai metà campo libera ed è un'altra partita".
Su Kvaratskhelia:
"Ha fatto meno di quello che può fare, si è intestardito nel portar palla e ha patito un po' di fisicità. Questa palla [riferita all'errore di Lozano] non si può sbagliare".
Alternative con i nuovi arrivati:
"Cambia sicuramente qualcosa. Raspadori è entrato bene: ha creato movimento per farsi trovare libero; in alcune situazioni la palla non gli è partita bene, è stato sfortunato. È bravo tra le linee e la palla addosso non la soffre.
Su Cristiano Ronaldo:
"Non ho tempo per pensare ad altre cose. Si gioca spesso, ho una squadra da far carburare e con le 5 sostituzioni non siamo riusciti a dare l'impulso giusto, quello che potevamo dare. Il Napoli pensa a ogni ipotesi sui nostri giocatori: da quando sono arrivato tutti i giocatori possono essere sul mercato. Se una squadra arriva e ti offre100 milioni è difficile dire di no..."
Più libertà rispetto all'anno scorso?
"Avete fatto male i conti. È andato via Petagna ed è arrivato il Cholito, è andato via Mertens ed è arrivato Raspadori, è andato via Fabian - che finora non si è mai visto - ed è arrivato Ndombele. Sono gli stessi, tali e quali. Sì, possono stuzzicarmi i nuovi, c'è freschezza, però poi c'è da ritrovare il carattere e la qualità dei giocatori che sono andati via, l'esperienza di quelli che possono fare la differenza. Però sono usciti dei giocatori e ne sono arrivati degli altri con le identiche caratteristiche. Per me è una sfida stimolante".
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