Spalletti: "Ciclo finito, il Napoli deve rinnovarsi. Koulibaly per me è incedibile"

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti / Nicolò Campo/GettyImages
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Luciano Spalletti, allenatore del Napoli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni in vista dell'ultima sfida di Serie A contro lo Spezia. Il tecnico del club azzurro si è soffermato sulle scelte di formazione oltre a commentare qualche voce di mercato emersa negli ultimi giorni. Ecco quanto emerso.

Sul Napoli del futuro: "E' una domanda alla quale diventa difficile rispondere in questo momento, se non quasi impossibile, quella che è la competitività della squadra dipende da molti fattori. Per noi ci vuole la capacità di rinnovarsi in una situazione di fine ciclo, c'erano diversi giocatori a fine contratto e poi ci sono calciatori che hanno anche un'età. Bisogna andare a rinnovarsi restando competitivi sapendo che nel calcio per i giocatori nuovi ci sono i periodi di adattamento. Poi va anche considerata la capacità di rinnovarsi dei nostri avversari, ci saranno tante squadre che vorranno entrare in Champions League. La Fiorentina sarà une delle squadre che sarà dentro questa lotta, la società ha investito tanto e Italiano ha dimostrato di saper trasmettere tanta qualità, il condominio si allarga, ci sarà un appartamento in più. Saranno 8 le squadre in lotta per la Champions League, ma noi non possiamo dare per scontato che già siamo dentro. Non si riparte dalla classifica del campionato precedente, ma ci sono tante variabili", riporta AreaNapoli.

Su Koulibaly: "Anche nella scorsa stagione si parlava di tante cessioni, poi non è successo. Ogni allenatore che ha Koulibaly non vorrebbe farne a meno, per me è incedibile, sono quel tipo di calciatori che sono sempre disponibili a dare una mano a tutti. Lui diventa forte e grosso in base alla necessità della partita, lo ripeto per me è incedibile. Un leader come lui si diventa negli anni quindi non è la stessa cosa di sostituirlo con un giovane. Lui ha respirato l'aria di questa città per tanti anni".

Kalidou Koulibaly
Kalidou Koulibaly / Marco Canoniero/GettyImages

Sull'obiettivo Scudetto: "Anche questa domanda è difficile da rispondere, il mio confronto con scouting e dirigenti è quotidiano, ho fiducia nella società e nelle persone che mi stanno vicino. Avremo bisogno d'integrazioni di qualità in proporzioni alle eventuali partenze. Juventus, Inter e Milan vorranno vincere il campionato, ci vuole un po' di qualità da mettere sul piatto per reggere botta a questi colossi. Bisogna essere bravi a trovare calciatori dello stesso livello di quelli che partiranno".

Sempre su Koulibaly: "Sono un fortunato perché ho la fortuna di poter stare a contatto a questi calciatori. Sono convinto che anche la società sa bene l'importanza di Kalidou, si fa un un po' il gioco delle parti, io spero che ci sarà la possibilità di trovare d'incontro. Kalidou non è uguale agli altri, per qualcuno bisogna usare un'attenzione differente. Sono tutte cose che poi vedremo nei prossimi giorni. Il capitano domani sarà Ghoulam, Insigne non partirà dal primo minuto".

Su Mertens e Osimhen insieme: "E' una valutazione che va allargata, se c'è Anguissa in campo è una valutazione diversa rispetto a quando non c'è".

Empoli FC v SSC Napoli - Serie A
Victor Osimhen, Dries Mertens / MB Media/GettyImages

Sulla permanenza di Ospina e Mertens: "Quando ho parlato di squadra a fine ciclo è perché ci sono stati tanti giocatori a scadenza, ad esempio Insigne ha annunciato l'addio a gennaio e nonostante ciò è stato molto professionale, gli faccio i complimenti. Perdere tutti questi giocatori non è facile, perché si perdono dei leader che si sono costruiti negli anni. Dal punto di vista tecnico la storia per Mertens, il suo contributo in questa stagione è stato importantissimo, stesso discorso per Ospina, sono calciatori che hanno un'esperienza da trasferire all'interno dello spogliatoio anche quando non parlano. Ospina parla pochissimo, è un ragazzo dolcissimo, non ha mai bisogno di alzare la voce per aggiudicarsi l'attenzione della squadra".

Sulle certezze Di Lorenzo e Mario Rui: "Questi due qui non ho mai pensato su possibilità di farci mercato. Su qualche certezza si deve ripartire. Con la partenza di Ghoulam servirà sicuramente un altro terzino sinistro, non possiamo mettere Mario Rui in condizione di giocare da solo tutte le partite, è stato bravissimo a gestirsi anche extra campo, una cosa che riescono a fare solo i campioni".

Su Insigne per Napoli e Totti per la Roma: "Secondo me sono ugualmente due calciatori fenomenali, i bambini sognano di diventare come loro. Sono quei calciatori che fanno la differenza se riescono ad abbinare ancora corsa, recuperi e contrasti, ma con i loro piedi fanno giocate che fanno saltare tutto. Insigne non se ha messo nei suoi pensieri che svegliarsi a Toronto o in un'altra parte del mondo non è la stessa cosa che svegliarsi a Napoli. Si è allontanato troppo dalle sue radici, e lo sentirà, lo capirà anche lui. Napoli è una città che ti sta sulla pelle, la soluzione sarà mettere un bel quadro del Vesuvio a fondo letto per dargli la sensazione che per 20 secondi di essere ancora a Napoli".

Su Fabian e Zielinski: "Secondo me succederà poco in termini di mercato in questa estate. Ci sono tante valutazioni da fare sui singoli calciatori. Giuntoli sa fare benissimo il suo lavoro, per cui sono discorsi che verranno fuori giorno dopo giorno".

Piotr Zielinski
Piotr Zielinski / Marco Canoniero/GettyImages

Sugli ipotetici innesti nello staff: "Baldini ha deciso di prendersi un po' di tempo per pensare se dare seguito o meno, aveva bisogno di spazio da dare alla sua famiglia, per il momento ha deciso di fermarsi. Vedremo come sostituirlo e poi ve lo diremo come sempre".

Su Pjanic: "Calciatore fenomenale, batte le punizioni in modo eccezionale. Ma noi in quel ruolo possiamo dormire sonni tranquilli con Lobotka, nel contro della palla è eccezionale, lui ha le soluzioni per uscire dalle aggressioni di ogni avversario".

Se si sta battendo per far restare Mertens: "Lo confermo, è uno dei leader dello spogliatoio. Ho detto al presidente che può restare".

Su cosa farà dopo la sfida con lo Spezia: "Andrò in casa mia in campagna in Toscana. Nella confusione cittadina non mi trovo molto a mio agio, anche se mi piace starci. Mi fermerei anche a La Spezia dove sono nati mia moglie e due dei miei figli, ma andrò in Toscana".

Sulla crescita di Osimhen: "Abbiamo scoperto in questa stagione che è fortissimo di testa, ha un'elevazione pazzesca. Sono certo che in futuro segnerà ancora di più".

Victor Osimhen
Victor Osimhen / Francesco Pecoraro/GettyImages

Se ha fatto dei nomi a Giuntoli sul mercato: "Abbiamo toccato più tasti, io poi devo pensare agli allenamenti. Giuntoli e Pompilio fanno poi delle sintesi per essere pronti da tutte le parti e per completare la rosa. Abbiamo 3-4 nomi per ruolo, ma in generale la nostra squadra va bene, poi dipenderà molto da chi partirà".

Sulla formazione: "Ounas non ci sarà, così come Lozano. Complimenti a Zanoli per essere stato convocato in Nazionale, è una grande soddisfazione, lui ha un maestro in quel ruolo, basta vedere quello che fa Di Lorenzo. Ghoulam, Zanoli, Petagna, Zielinski e Meret saranno titolari".


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